28.12.06

Mercatini e fiere natalizie


Il sottotitolo del mio blog è "diario, tra il serio e il faceto"; in realtà è molto più serio che faceto. Ecco che l'atmosfera natalizia mi invoglia ad affrontare temi più "leggeri" come quei deliziosi mercatini e quelle tante fiere natalizie che si svolgono soprattutto nelle località montane (anche se il sottofondo musicale che mi accompagna da stamattina, tra Sakamoto e Pink Martini, rimanda a ben altre atmosfere).
I mercatini di Natale sono diventati non solo un momento di svago ma anche un'importante occasione di acquisto come hanno messo in evidenze recenti stime delle organizzazioni di categoria. Molti saranno aperti fino al 7 gennaio 2007 e nell'elenco sono inseriti anche alcune fiere squisitamente natalizie.
Eccovene un parziale elenco: il mercatino di Campo Tures fino al 31 dicembre a Campo Tures-Sand in Taufers (Bolzano), Natale a Gemona fino al 6 gennaio a Gemona del Friuli (Udine), Natale a Santa Brigida, fino al 6 gennaio in località Santa Brigida a Pontassieve (Firenze), Natale nel Parco delle Terme di Levico, fino al 6 gennaio presso il Parco degli Asburgo a Levico Terme (Trento), la Fiera dei Pastori, fino al 6 gennaio in via San Gregorio Armeno a Napoli, i Presepi nelle Mura, fino al 7 gennaio a Pizzighettone (Cremona) e, per finire, la Foire Marchè de Noël du Gran Combin, fino al 7 gennaio a Saint-Oyen (Aosta).
Se sarete da queste parti nei prossimi giorni di festa, vi raccomando caldamente di farci un salto.
Technorati Profile

Cesena capitale delle fiere dedicate al comparto ortofrutticolo


Lo spirito di questo blog è quello di dare voce anche, e soprattutto, a quei Quartieri Fieristici e a quelle manifestazioni che non riescono ad emergere mediaticamente per come meriterebbero; è il caso di Cesena Fiera e del suo Macfrut.
Il Polo fieristico di Cesena è costituito da 32.000 mq. di spazi espositivi, 12.000 mq. di area scoperta e 20.000 mq. di superficie coperta, oltre 50.000 mq. di parcheggio. Adiacente al Quartiere Fieristico e direttamente collegate ad esso, il Centro Congresso dispone di tre sale conferenze di diversa capienza, nelle quali vengono presentati ogni anno incontri e convegni di livello nazionale ed internazionale.
Macfrut, mostra internazionale di impianti, tecnologie e servizi per la produzione, condizionamento, commercializzazione e trasporto degli ortofrutticoli, la cui prossima edizione è prevista dal 26 al 28 aprile 2007, è organizzata da Agri Cesena S.p.A. ed è una delle più importanti manifestazioni fieristiche continentali del settore ortofrutticolo, consentendo a tutti i visitatori di ampliare conoscenze ed esperienze sul settore dell'ortofrutta, soprattutto sul mercato europeo e su quello del Bacino del Mediterraneo, di cogliere nuove opportunità di sviluppo dei propri affari, incontrare nuovi importanti operatori provenienti da ogni parte del mondo e partecipare ad incontri, convegni e workshop su argomenti di interesse specifico.
In contemporanea a Macfrut si svolgno altri due saloni specializzati: Agro.Bio.Frut - Salone delle nuove tecnologie, delle produzioni sementiere e delle produzioni biologiche mediterranee - e Trans.World - Salone del trasporto agroalimentare.
Macfrut-Agro.Bio.Frut-Trans.World in virtù delle caratteristiche intrinseche ed alla sua particolare posizione geografica, è unanimemente giudicata tra le più importanti manifestazioni fieristiche europee dedicata all’ortofrutticoltura, settore in cui intervengono tecnologie ad altissimo livello nei quattro momenti principali che contraddistinguono la vita del prodotto - la preparazione delle cultivar, la coltivazione, la fase di post raccolta (con l’apporto del freddo) e la commercializzazione, dall’imballaggio al trasporto.
Un appuntamento internazionale per tutto il settore, perché caratterizzato da due aspetti principali: la presenza della frutta (ovvero il risultato delle varie tecnologie) e l’incontro tra i vari segmenti di mercato (dal produttore all’esportatore, dal ricercatore genetico al medio/grande acquirente). Tutto questo porta la manifestazione ad essere la “fucina” delle analisi delle prospettive di mercato.
Macfrut-Agro.Bio.Frut-Trans.World vede la partecipazione di oltre 600 espositori e 200 incontri commerciali già pre-programmati tra operatori italiani e stranieri. A conferma dell'internazionalità di Macfrut nelle ultime edizioni si sono avuti oltre 30.000 visitatori di cui 7.000 operatori stranieri provenienti da 70 Paesi, operatori per i quali Macfrut rappresenta il momento centrale in campo europeo ed extraeuropeo.
Le ragioni del successo e dell'importanza di Macfrut risiedono nella specifica vocazione di un terriorio, quello romagnolo, che è una delle riserve ortofrutticole più importanti d'Italia (insieme alla zona dell'Agro Pontino e di Fondi in particolare), grazie ad un patrimonio gastronomico che affonda le radici nella tradizione e che spesso rischia di scomparire a causa delle limitate quantità o del mutare dei gusti. Per citarne solo alcune: le albicocche, dalle ottime qualità nutrizionali, che trovano in Romagna le condizioni ideali per esprimere le sue qualità organolettiche e coltivate in particolare nella vallata bolognese del Santerno, le castagne e i marroni di Casola Valsenio, la ciliegia di Cesena, la fragola delle colline riminesi, le nettarine IGP della Romagna, la susina ed il tartufo di Dovadola.
Technorati Profile

Un casello autostradale per la Fiera di Bologna

Un’importante opera infrastrutturale è stata inaugurata a Bologna il 6 dicembre scorso. Con molto anticipo rispetto alla data prevista, è stato aperto al traffico il nuovo casello Bologna Fiera, un intervento di grande rilievo per la viabilità dell’intero nodo autostradale bolognese.
Il Polo Fieristico Bolognese, leader in Europa per le sue manifestazioni di alto livello, ha contribuito alla realizzazione di tale opera con un importante investimento economico al fine di agevolare il grande flusso di operatori coinvolti in un calendario espositivo sempre più ricco.
Il nuovo svincolo si inserisce in un progetto globale finalizzato a snellire il traffico autostradale e della tangenziale nell’area bolognese, garantendo al flusso di auto e merci l’ingresso diretto dall’autostrada al quartiere fieristico, senza interferire con la tangenziale urbana.
A completamento di un articolato sistema di parcheggi già esistenti, verrà realizzata una struttura multipiano per 7.500 auto, costruita da BolognaFiere e Società Autostrade, con un investimento in project financing di 53 milioni di euro, che entrerà in funzione entro il 2008.
Il nuovo casello e le opere infrastrutturali attualmente in completamento nell’area bolognese – dall’alta velocità alla terza corsia dinamica della A14, dalla nuova stazione ferroviaria, ai collegamenti urbani veloci – ridurranno sensibilmente i problemi di congestionamento del traffico che si verificano in concomitanza delle grandi manifestazioni internazionali e, parallelamente, collegheranno il tessuto produttivo locale,in modo ancora più funzionale, alle principali direttrici di comunicazione internazionali.
Fonte: BolognaFiere
Technorati Profile

27.12.06

Dal 2007 Visual Communication diventa Viscom

Visual Communication, leader in Italia ed in Europa tra le manifestazioni professionali dedicate all'industria della comunicazione visiva (insegnistica e cartellonistica, stampa digitale, stampa digitale grandi formati, POP, serigrafia, tampografia, incisione, fresatura, abbigliamento e articoli promozionali, servizi e comunicazione eventi), si presenta con un nuovo nome ed un'immagine completamente rinnovata. Viscom, questo il nuovo nome, non è l'unica novità: il nuovo logo dal 2007 verrà utilizzato anche da tutte le altre fiere della comunicazione visiva omplementate dall'organizzatore, ala multinazionale anglo'olandese delle fiere Reed Exhibitions, anche all'estero.
La prossima edizione di Viscom avrà luogo dall' 8 al 10 novembre 2007 presso i padiglioni 1 e 3 di Fiera Milano. In contemporanea, si terrà Evexcom, la manifestazione interamente dedicata al mondo degli eventi, dei servizi e della comunicazione ad essi collegati quali video, luci, strutture, location, catering.
Technorati Profile

Le 3C del punto vendita

Con questo post vi do notizia di una conversazione che si è tenuta poco prima di Natale presso la sede di un'importante agenzia di comunicazione milanese, dedicata al punto vendita e che ha visto protagonista Ron Pompei, uno dei retail designer più influenti del panorama statunitense. Che il mondo del commercio e degli spazi ad esso dedicati sia oltreoceano, in grande e direi continuo fermento, non costituisce una novità: gli americani sono poi in grado di sintetizzare in modo efficacie ogni programma d'azione per cui, dopo le storiche "4 P" di Kotler e le sue varie declinazioni ecco le "3 C" di Pompei riguardo la progettazione dei punti vendita.
Dal resoconto della conversazione (a cura di Margherita Baroni per e20express) apprendiamo che l'idea sulla quale si basano le teorie di Pompei sta nel concetto di "transformative environment, cioè un ambiente capace di trasformare le emozioni del cliente in funzione di un orientamento desiderato dai progettisti. È la logica ispirata alle 3 "C" - cioè l'integrazione di Commerce, Culture e Community - la filosofia che Pompei immette nelle teorizzazioni sul marketing retail e che farà sicuramente discutere i cultori nostrani: difficile dire infatti quanto la cultura statunitense, giudicata "leggera" e acritica da molti marketers italiani, possa ritrovare le stesse condizioni di fruizione qui in Italia, e quanto la teorizzazione di Pompei sia replicabile in un pubblico, specie quello italiano, avvezzo a riconoscere le vere suggestioni artistiche e creative dalle mode americane buone a durare una semplice stagione.
L'intuizione di Pompei, cioè cercare nella dimensione di ogni singola cultura (sia essa europea o statunitense) le specificità per rendere appagante un evento o una situazione di marketing, può però rappresentare un'idea vincente. Sempre che la si sappia declinare con la giusta misura al nostro difficile mercato. Restiamo allora in attesa di una sua degna applicazione."
Technorati Profile

Friol e le patate di Leonessa


Una delle recenti news di e20express racconta del progetto Friol per le Sagre che ha visto la sua conclusione annuale il 16 dicembre scorso con la Superzeppolata di Vibo Valentia, manifestazione gastronomica dedicata alle famose frittelle, giunta alla sua sesta edizione e divenuta famosa per l’utilizzo di una maxi padella del peso 1.120 kilogrammi e del diametro di 4 metri.
A questo punto vi chiederete: cosa c'entrano la Superzeppolata, le patate di Leonessa e le fiere?
A parte il fatto che a Natale il fritto è una delle pietanze che ne arricchiscono il menù, stiamo comunque parlando di eventi, anche se di carattere locale, con una risonanza che spesso va oltre i confini delle regioni ospitanti e che hanno il pregio di mantanere vive e diffondere quelle tradizioni culinarie che hanno reso celebre la cucina italiana nel mondo.
Friol, noto marchio di prodotti per la frittura, se n'è accorto da tempo e già da alcuni anni ha scelto di affiancare alcuni dei principali appuntamenti italiani nei quali sono protagoniste le fritture.
Ebbene, alcuni anni fa, in occasione di una delle edizioni della Sagra della Patata di Leonessa (piccolo centro montano alle pendici del Monte Terminillo in provincia di Rieti, famoso anche per il Palio del Velluto), nacque una polemica, a tratti anche molto vivace, sull'opportunità di accogliere come sponsor principale della manifestazione, un marchio che produce olii di semi vari considerati, da molti, di caratteristiche "impoprie" se confrontati con la tradizione ed il legame con il territorio di un olio extravergine di oliva tipico della Sabina e della provincia di Rieti (l'olio extravergine di oliva di questi luoghi è stato il primo, tra quelli prodotti in Italia, a ricevere dalla UE la Denominazione di Origine Protetta).
Allora ritenni quella polemica, indicativa di due diversi modi di intendere una sagra (un appuntamento sì locale, ma capace di raccogliere 50.000 presenze in un sol giorno) ed il suo legame con il territorio, inteso non solo come circondario, ma come insieme di tradizioni, prodotti ed economia locale. Da un lato i sostenitori di una visione che potrei definire "attuale", ovvero la possibilità - oltre ché di ottenere qualche centinaio di litri di olio omaggio - di propagare l'immagine, e la notorietà, a livello nazionale. di un piccolo centro chiuso tra i monti dell'Appennino centrale; dall'altra, gli strenui difensori di un patromonio asse portante dell'economia locale (appunto, l'olio extravergine d'oliva).
Tra le due fazioni, manco a dirlo, ha finito per prevalere la prima: grazie al contributo dello sponsor, si evita una sovrapposizione di input (una sagra dedicata alle patate non può e non deve essere anche una sagra dedicata anche all'olio d'oliva, anche se la calendarizzazione dei prodotti potrebbe suggerirlo), mentre la frammentazione della produzione locale dell'olio - ed una certa riottosità degli imprendotori del luogo - avrebbe reso difficile, se non impossibile, il "salto di qualità" della manifestazione.
Per la promozione dell'olio extravergine d'oliva locale esistono, per fortuna, associazioni ed iniziative in grado di fare molto.
Per chi volesse saperne di più sull'olio extravergie di oliva e sulla Sabina, può contattarmi.

Technorati Profile

È nato il Costa del Vesuvio Convention & Visitor Bureau


In un periodo che sta segnando un'importante crisi del congressuale italiano, fa piacere la notizia che arriva dal Mezzogiorno ed in particolare dall'hinterland partenopeo. "Grazie all’iniziativa di un gruppo di imprenditori del settore turistico dell’area costiera vesuviana, ora anche questa zona d’Italia ha finalmente un suo organo per lo sviluppo del turismo legato al settore congressuale. Il Consorzio Costa del Vesuvio consentirà ai partecipanti all'iniziativa, l’investimento in attività di interesse comune e la possibilità di raggiungere obiettivi non sostenibili per le singole imprese; la mission è la partecipazione ad un numero sempre maggiore di fiere e workshop internazionali, la promozione e la vendita attraverso il web di pacchetti turistici, la formazione e l’assistenza tecnica alle imprese, l’informazione e l’accoglienza dei visitatori, la produzione e la vendita di gadget, la realizzazione di eventi per incentivare i flussi anche nei periodi di bassa stagione, la partecipazione a gare ed appalti, lo sviluppo e l’innovazione tecnologica dell’offerta turistica, coinvolgendo le diverse anime del territorio: mare, enogastronomia, turismo nautico, archeologia, benessere, termalismo e soprattutto il Vesuvio. La competenza degli imprenditori associati e la qualità delle strutture ricettive del territorio potranno fare la differenza decisiva, con un occhio di riguardo, dunque, all’attività congressuale."
Tratto da Fiere nel Mondo
Technorati Profile

A Milano un Master in “Marketing & Vendita” per le organizzazioni fieristiche

Le manifestazioni fieristiche mantengono una loro specifica validità come canale di comunicazione tra chi propone prodotti, soluzioni o servizi e chi intende acquistare. Mercati, Espositori e Visitatori Target mostrano una dinamica che impone agli Organizzatori un continuo miglioramento dei processi di marketing e vendita e della capacità di ascoltare il mercato, con l’intento di fornire un servizio di elevata qualità.
Il Master si terrà presso l'Hotel Auriga di Milano dal 18 al 19 gennaio 2007 ed è organizzato dall Pentaconsulting, società di consulenza e formazione marketing e vendite.
Un’intera sessione è dedicata in dettaglio al CRM per le Fiere, vale a dire la strategia e l’organizzazione della gestione del Cliente-Espositore, mentre un intervento specifico è incentrato sulla psicologia della vendita ed affronta con i partecipanti aspetti cruciali di cui tener conto negli approcci con gli Espositori.
Il Master è rivolto alle figure di marketing e commerciale delle organizzazioni fieristiche, cioè a coloro che entrano in contatto diretto con Espositori e Visitatori: due giorni molto intensi, che lasceranno nei convenuti numerosi spunti sui quali meditare per il miglioramento della propria efficacia di lavoro e dei propri risultati.
Il workshop intende approfondire le problematiche di tipo strategico ed operativo legate allo sviluppo e gestione delle fiere e delle manifestazioni congressuali con esposizione.
Fonte: Fiere nel mondo

Technorati Profile

21.12.06

A proposito di Globe 07

Chi è venuto a trovarmi in questo spazio, avrà letto i post dedicati alla nuova Fiera di Roma ed a Globe, la nuova fiera internazionale del turismo che si svolgerà il prossimo anno nella Capitale. A poco meno di 100 giorni dall'apertura, con l'85% degli spazi opzionati e già venduti ed una previsione di 992 stand, Globe sta raccogliendo un forte riscontro dal mercato; la manifestazione romana è l'unica, tra quelle italiane, ad avere uno stand e a fare promozione al WTM di Londra, al Mediterraneran Travel Fair (Cairo), a Philoxenia (Salonicco), e alla Fit di Buenos Aires.
Ciò che voglio sottolineare con questo post è quanto riportato sul sito ufficiale di Globe e da me anticipato in termini di mission - e, giuro, senza aver letto una riga sulla manifestazione - ovvero il ruolo di markeplace turistico del Mediterraneo: "A Roma si presenteranno sul mercato i fornitori di servizi provenienti da tutta la regione, creando così le condizioni perché i tour operator internazionali possano trovare un ventaglio di prodotti e di contatti utili a rafforzare le loro programmazioni sul Mediterraneo. Nel padiglione Mediterraneo si troveranno gli Enti Nazionali e i fornitori di servizi delle altre grandi destinazioni mediterranee, dalla Turchia alla Grecia, l’Egitto, la Tunisia, fino alla Giordania e il Portogallo."
E visto che patliano di turismo, faccio a tutti i lettori di questo blog gli auguri di buon Natale, buon principio d'anno, e chi può, ne approfitti per trascorrere quelche giorno di vacanza.

Technorati Profile

I decisori delle politiche sociali si incontrano a Sviluppo Sociale 2007

È giunta stamattina sulla mia casella di posta elettronica un'interessante comunicazione riguardante Euro P.A., il Salone delle Autonomie Locali che si svolge annualmente a Rimini e che, giunto alla sua settima edizione, rappresenta il primo appuntamento annuale di dibattito, confronto e programmazione per tutti gli operatori della P.A. locale e centrale.
Una delle aree specializzate in cui è diviso il Salone - 6 in totale all'interno delle quali confiuscono informazioni riguardanti l’ICT, le Istituzioni, i servizi, il marketing territoriale, la qualità urbana ed ambientale, gli impianti sportivi, i servizi alla persona ed il trasporto pubblico locale - è denominata Sviluppo Sociale ed è dedicata alla cultura sociale ed alla gestione dei servizi alla persona.
Riporto testualmente dalla comunicazione, a cura di Maggioli Editore, tra gli organizzatori della manifestazione: "tra gli altri temi, Sviluppo Sociale avrà come sfondo di riferimento due macro-eventi di grande attualità: l'Anno Europeo delle pari Opportunità per tutti e l'istituzione ad inizio di legislatura del Ministero per le politiche della famiglia. In questa cornice Sviluppo Sociale ha scelto temi di dibattito e di confronto trasversali che attengono e si intrecciano sia alle politiche d'inclusione sociale e di tutela dei diritti sia alle politiche di sostegno alle componenti più fragili o con maggior disagio esistenziale, quali gli adolescenti e gli anziani. Filo conduttore delle iniziative e dei numerosi convegni gratuiti sarà ancora una volta la diffusione delle buone prassi, la promozione dell'innovazione nei diversi settori, il sostegno a tutte le pratiche di monitoraggio e valutazione delle azioni, delle scelte e degli interventi, la ricerca di approfondimenti interdisciplinari."
Euro P.A 07 si svolgerà dal 28 al 31 marzo 2007 presso la Fiera di Rimini sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il patrocinio dell'ANCI ed avrà come partners: UPI, Conferenza delle Regioni, Unioncamere, UNCEM, Legautonomie, AICCRE, Federculture e FORMEZ.
Technorati Profile

19.12.06

Veneto, regione della Fiere dedicate al benessere


Dopo la Fiera di Vicenza, con il suo titolo BENé, ora tocca a Verona con l'11a dizione (dal 26 al 28 gennaio 2007) dell'appuntamento denominato Salus "La Città del Benessere", a dimostrazione di come il Veneto si stia spacializzando in un settore, quello del benessere psicoficico, che ormai non costituisce semplicemente una tendenza, ma che si sta affermando sempre più come stile di vita. Una delle novità del prossimo anno, per Salus - come apprendiamo dalla presentazione su Fiere&Congressi - "sarà l'attenzione rivolta alla tematica della filiera corta, cioè alla possibilità di ridurre il più possibile il percorso che porta dal produttore al consumatore finale".
Al fine coprire tutti gli aspetti dedicati al benessere, Salus è idealmente divisa in 4 sezioni: Salute Naturale, Turismo del Benessere, Nutrizione Salutistica e Vivere Sano. Non voglio dilungarmi nella presentazione della manifestazione (per saperne di più cliccate sul link al sito, sulla colonna di destra), quanto porre l'accento su una caratteristica base dell'organizzazione delle Fiere, almeno per quanto riguarda il nostro Paese, ovvero il ruolo degli editori.
Dal sito della manifestazione, scopriamo infatti che questo titolo è una co-produzione tra VeronaFiere e Pubblieuro Communication, agenzia pubblicitaria e casa editrice altoatesina specializzata nel settore wellness. Siamo quindi alla presenza di un organizzatore indipendente - che per ragioni di opportunità si allea con un Quartiere fieristico - che ha maturato competenze tecniche (in qualità di editore dedicato ad uno specifico comparto), competenze di marketing (in qualità di specializzato della domanda e dei fabbisogni promocomunicazionali) e, non ultime, relazioni con i produttori in qualità di venditore di spazi pubblicitari).
Technorati Profile

18.12.06

Al SIGEP'07 di Rimini si parla di food experience


Curiosando tra le notizie del web magazine Fiere&Congressi ne ho scoperto una che ha attirato particolermente la mia attenzione, in quanto riunisce i due principali aspetti professionali del mio curriculum: fiere e punto vendita.
Vengo così a sapere che domenica 21 gennaio 2007 si terrà, nell'ambto del SIGEP (Salone internazionale della gelateria, panetteria e pasticceria artigianale, in programma alla Fiera di Rimini dal 20 al 24 gennaio prossimi) una tavola rotonda per affrontare il tema del punto vendita come luogo d'innovazione, di design e anche di relazione con il pubblico, dal titolo "Food Experience Design - Panetteria, Pasticceria e Gelateria", organizzata da Po.Li Design - Consorzio del Politecnico di Milano.
Sarà questa l'occasione per presentare i progetti elaborati durante la prima edizione del Food Experience Design, corso che si è sviluppato dal 18 settembre al 15 novembre 2006 attraverso 200 ore di ricerca e lezioni teoriche tenute dai docenti specializzati del Politecnico e da professionisti affermati nelle diverse discipline che oggi costituiscono la formazione indispensabile dei nuovi specialisti, esercitazioni e visite condotte dai docenti agli spazi commerciali più innovativi di Milano (nell'immagine il rendering di uno dei progetti).
Scopriamo quindi un'interessante realtà accademica che si muove in un ambito che, in Italia, solo in tempi relativamente recenti ha avuto un sussulto di medernizzazione. POLI.Design organizza altri corsi legati al legame design&retail, quali: New Entertainment Design, Hotel Experience Design, Bath Room Design e Outdoor Experience Design.
Per saperne di più, il sito foodexperiencedesign.it è a vostra disposizione.

Technorati Profile

14.12.06

A proposito di Klimahouse (seconda parte)

Avrete capito che Klimahouse è una fiera che mi piace particolamente. A dimostrare l'interesse che suscita una manifestazione legata alla bioarchitettura ed agli ultimi ritrovati nel campo delle tecnologie per il risparmio energetico in edilizia, una articolo apparso su La Repubblica del 5 dicembre scorso, nel quale si parla di un progetto che sta sorgendo a Preganziol, alle porte di Treviso.
Anche alle abitazioni, sia per quelle di nuova edificazione che per quelle già edficate, si applica una "classe" di consumo energetico, al pari di quanto accade già da tempo per qualsiasi elettromestico.
Una bioabitazione ha una "classe" di consumo energetico pari a B o C, mentre le case normali sono classificate da D ad F, in una scala che va da A a G. Questi risultati sono dovuti ad una serie di accorgimenti che possono influire di circa il 10-15% sul prezzo di acquisto dell'unità abitativa, ma che consentono un risparmio energetico (tra gas ed elettricità) che può arrivare al 40%, e con il costo sempre più elevato dei combustibili, l'ammortamento dell'investimento (per l'acquisto della biocasa o per l'adeguamento di un'abitazione esistente) potrà avvenire in tempi sempre più rapidi.
Dall'articolo apprendiamo che le tecniche per il risparmio energetico vanno dall'utilizzo di lampade a led, capaci di durare 50.000 ore (contro le 3.000 ore delle normali lampade ad incandescenza) all'installazione di centraline in grado di gestire con appositi software l'illuminazione delle singole stanze della casa in relazione alla luce esterna, dall'applicazione di pannellature esterne a doghe di alluminio e legno che si muovono automaticamente in base al tipo di luce ed alla quantità di calore esterno all'applicazione sul tetto di microgeneratori eolici che consentono di produrre fino al 30% del fabbisogno di energia elettrica.
La tecnologia esiste, anche se in alcuni casi ancora non è a buon mercato; ciò che serve è uno scatto culturale, un'impegno comune che va dalle pubbliche amministrazioni ai progettisti, ma che deve essere di ognuno di noi nelle singole azioni che compiamo quando siamo in casa (sostituire le normali lampade con quelle a risparmio energetico, spegnere le luci delle stanze dove non vi si soggiorna, non esagerare con il riscaldamento in inverno e con il condizionamento in estate).
E nel caso di ristrutturazione, farsi prima un giro in una fiera specializzata, e considerare tutto ciò che possiamo fare per l'ambiente, a partire dalla nostra abitazione.
Technorati Profile

12.12.06

A proposito di Klimahouse

Riallacciandomi al post precedente, Klimahouse mette in evidenza come la fiera abbia una valenza di orientamento alla scelta - e succesivamente all'acquisto - soprattutto per quei settori ad alta specializzazione tecnologica.
Chi visita una fiera di questo tipo (da un lato consumer, se vista dall'ottica della famiglia che vuole ristrutturare la propria abitazione, ma soprattutto business, quindi rivolta ai progettisti e loro associazioni di categoria e agli enti pubblici locali) ha già assimilato il bisogno di fare qualcosa nei confronti dell'ambiente (in termini di risparmio e salvaguardia), quindi l'elemento che ne determina il successo, nel suo complesso ed a livello di singolo espositore, è dato dalla possibilità di operare un confronto tra le varie soluzioni possibili in un ambito preciso (ad esempio, un sistema di condizionamento che abbia un impatto molto ridotto in termini di consumo energetico), costruirsi un quadro completo e, soprattutto, avere la possibilità di provare, testare la validità delle soluzioni proposte.
Quest'ultimo elemento, intrinseco dello strumento fiera in quanto derivante dalla "fisicità" della comunicazione, è ciò che lo fa preferire rispetto alla classica pubblicità tabellare, a tutte quelle imprese, soprattutto manifatturiere, che producono in un contesto, come si diceva prima, di alta specializzazione tecnologica.
Technorati Profile

11.12.06

Klimahouse 07; a Bolzano alla scoperta dell'edilizia sostenibile


Leggo dal web magazine Fiere&Congressi: "Nonostante la giovanissima età, la fiera specializzata Klimahouse è già considerata nell'intero territorio nazionale un solido punto di riferimento per tutti coloro che operano nel settore. Nei Paesi dell'arco alpino, dai quali proviene una consistente parte di espositori, Bolzano gode di vasta popolarità sia per quel che concerne la difesa del clima sia per quel che riguarda i sistemi di risparmio energetico."
Rainer Gasser, presidente del Collegio dei Costruttori Edili della Provincia autonoma di Bolzano, nella presentazione della manifestazione sottolinea come "CasaClima è un esempio di come si possa risparmiare energia attraverso tecniche costruttive mirate e quindi contribuire concretamente alla tutela ambientale." L'appuntamento altoatesino ha una doppia valenza: la prima è legata ad un aspetto quantomai d'attualità quale è quello della sostenibilità ambientale delle nuove edificazioni e del consumo di energia di quelle già esistenti. "Il continuo aumento dei costi e la pericolosa dipendenza dall`importazione di energia nonché minacciosi cambiamenti climatici impongono rapide prese di posizione. La buona notizia è che nel settore costruzioni esistono alternative tecniche ed economiche per il risparmio energetico e la protezione della natura" come afferma Norbert Lantschner, ideatore di Klimahouse.
La seconda valenza mette in evidenza come una politica (e politici) responsabile debba mettere in cima alle priorità programmatiche la creazione di condizioni di legge e tecnologiche necessarie ad unedilizia efficiente dal punto di vista energetico e rispettosa dell'ambiente.
Klimahouse (CasaClima) si terrà alla Fiera di Bolzano dal 25 al 28 gennaio 2007.

Technorati Profile

6.12.06

Con "Globe" la fiera va in piazza

Desidero insistere sul tasto delle manifestazioni fieristiche che si terranno nel nuovo Quartiere di Roma perchè la nuova struttura consente finalmente alla Capitale di cominciare a pensare in grande e, soprattutto, ad un livello business più elevato ed a un'internazionalizzazione più marcata, il sistema delle fiere, con l'auspicio che ciò possa generare ed ampliare un indotto di dimension rilevanti.
Dal 22 al 24 marzo 2007 si terrà la prima edizione di Globe, una manifestazione dedicata al turismo, dalla doppia anima: business e consumer. E fin qui niente di nuovo. Innanzitutto, la calendarizzazione pone il nuovo titolo in piena concorrenza con le manifestazioni di antico lignaggio quale è la BIT di Milano (la manifestazione milanese è in realtà una "borsa", ma ben sappiamo che l'evolversi degli eventi dedicati al turismo a portato al pressoché totale annullamento delle differenze tra "fiere" e "borse").
La novità di maggiore interesse sta nel fatto che, accanto alla tradizionale zona espositiva, nelle principali piazze di Roma si svolgerà un "fuori Salone" (sulla falsa riga di ciò che avviene a Milano in occasione del Salone Internazionale del Mobile, dove gran parte delle presentazioni delle nuove collezioni avvengono degli show room delle aziende) denominato "Globe in the city", animato da espositori selezionati tra coloro che saranno in grado di offrire al pubblico momenti di informazione in forma di intrattenimento.
Altra novità di sicuro richiamo consumer è "Mangiando il Mondo", il circuito dei migliori ristoranti regionali ed etnici di Roma, presso i quali sarà possibile degustare ricette e prodotti tipici provenienti dai luoghi protagonisti della Fiera.
Technorati Profile

5.12.06

"Arti&Mestrieri Expo" alla nuova Fiera di Roma


In concomitanza con la manifestzione di cui vi ho parlato nel post precedente, si svolge presso i padiglioni della nuova Fiera di Roma, Arti&Mestrieri Expo, una rassegna che conferma la vocazione del polo fieristico romano per i settori del manifatturiero e dell'agroalimentare, nonché della propensione a raccogliere una domanda proveniente dall'area del Mediterraneo. Credo che, d'altronde, questa debba essere la missione che il nuovo Quartiere dovrà assolvere nel suo futuro. Nonostante l'importante accordo siglato con la Fiera di Francoforte che consentirà l'organizzazione nel 2008 a Roma, della rassegna Automechanika, per evidenti motivi di saturazione del mercato e localizzazione geografica, il bacino di utenza più interessante in termini di espositori e visitatori, non potrà che arrivare dal Sud del nostro Paese, dell'Europa e dai mercati nordafricani e mediorientali.
Del resto, come più volte hanno messo in evidenza studi e ricerche, il successo di una manifestazione fieristica - e di riflesso del Quartiere che la ospita - è dato, tra l'altro, dalla capacità di mettere in mostra un'offerta rappresentativa delle imprese locali rispetto all'offerta globale e di offrire un'adeguata accessibilità all'area della manifestazione. Naturalmente, dalla teoria è necessario passare alla pratica.
Arti&Mestrieri Expo, è una mostra-mercato (gli espositori possono, cioè, vendere ciò che espongono) e la sua calendarizzazione a ridosso del Natale la pone tra il novero delle manifestazioni consumer che hanno un'attrattiva per il visitore in termni di svago e informazione sui prodotti, con la possibilità di riunire in un unico appuntamento, lo shopping natalizio (regali, acquisti di cibo).
Technorati Profile

29.11.06

A Roma la Fiera della piccola e media editoria


Anche se con un pò di ritardo rispetto alla data di apertura, dopodomani 7 dicembre, è il caso di sottolineare un appuntamento giunto alla sua quinta edizione, quello dedicato alla piccola e media editoria, che si tiene a Roma, al Palazzo dei Congresso dell'EUR. La manifestazione, supportata da un'importate campagna pubblicitaria a livello locale, ha il pregio di presentare le varie forme di scrittura (ed i modi di fare informazione), i personaggi che intorno vi ruotano, sotto una chiave di lettura che invoglia anche i più pigri e riottosi alla lettura e che, in modo del tutto volontario, strizza l'occhio ai giovani, il target di maggiore interesse per gli editori, grandi o piccoli che siano. Quest'anno gli espositori sfiorano quota 400, mentre 200 sono gli appuntamenti di un programma che prevede una partecipazione variegata, che va dal Premo Nobel Wole Soyinka all'immancabile Camilleri, da Paola Cortellesi a Franco Califano (si, proprio lui, il Califfo), fa Goffredo Fofi a Giobbe Covatta.
Vi consiglio di approfondire il programma della fiera, davvero ricco e stimolante, facendo un giro nel sito (vedere l'elenco dei link).
Technorati Profile

28.11.06

Mostrare. L'allestimento in Italia dagli anni Venti agli anni Ottanta


"Un approccio storico-critico, una ricchissima documentazione su sessant’anni di attività progettuale e di realizzazioni in un settore che, relativamente sconosciuto a causa della sua strutturale provvisorietà, è da considerarsi parte rilevante della cultura architettonica italiana." Sarà anche di parte poiché curata da architetti, ma fa piacere sapere che che l'allestimento degli stand è considerato, come testualmente riporto dalla recensione pubblicata in questi giorni su www.archimagazine.com, parte rilevante della cultura architettonica italiana.
Approfitto di questo spazio per parlarvi di un libro che è una rarità, considerato il poco spazio che le fiere - e le tecniche di allestimento - trovano nella pubblicistica italiana. Con l’introduzione di Francesco Dal Co e un saggio generale dell’autore Sergio Polano sulla evoluzione del concetto di allestimento, il volume edito da Lybra, raccoglie saggi e interventi critici, commenti e immagini, sui diversi aspetti e problemi della progettazione per l’allestimento. Nell’Atlante iconografico invece sono presentati oltre 260 allestimenti, attraverso un’ampia selezione di immagini, ordinati cronologicamente.
Alcuni nomi: Albini, Aulenti, Baldessari, BBPR, Castiglioni, Di Puolo, Einaudi, Ferretti, Gardella, Gregotti, Mirenzi, Nizzoli, Pastor, Piano, Sartogo, Scarpa, Terragni, Valle, Zanuso.
Technorati Profile

24.11.06

Le Fiere e il Punto Vendita evolvono parallelamente? (parte seconda)


La struttura di questa manifestazione, o meglio l'articolazione degli eventi che l'hanno costituita, propongono la riflessione contenuta nel titolo del post. Nel corso dei miei interventi di docenza ho sempre tenuto al collegamento e al parallelismo tra questi due mezzi di comunicazione che hanno in comune il fatto di essere "tridimensionali"; con l'evolversi delle tecniche di marketing scopriamo che, sia le Fiere - e gli spazi espositivi che ne creano l'ambientazione - che il Retail, puntano sullo straordinario impulso dato dal poter offrire al pubblico, dei visitatori o degli acquirenti, esperienze fortemente emozionali e coinvolgenti (nel caso del Punto Vendita, non a caso, si parla di retainment, ovvero reatail+entertainment), di provare e testare prodotti sotto forma di intrattenimento ludico o spettacolare.
Nell'ambito di una fiera, una tale formula, che appare valida sia a livello di titolo business sia consumer, ne aumenta le probabilità di successo, probabilità estesa anche agli espositori che decidono di applicarla, in quanto è ormai provato che i visitatori di un evento fieristico, utilizzano il mezzo come momento decisionale dell'acquisto di un bene, a monte del quale vi è un'analisi dei bisogni e delle varie opzioni che intervengono a soddisfarli, che è stata già maturata.
Colgo l'occasione per ringraziare Francesca Golfetto, professiore di Economia e gestione delle imprse presso la Bocconi di Milano, che ho il piacere di conoscere attraverso i suoi libri che hanno contribuito, personalmente, a maturare un approccio alla filiera fieristica sempre più completo ed ai cui insegnamenti faccio riferimento in vari momenti della mia attività professionale.
Technorati Profile

Le Fiere e il Punto Vendita evolvono parallelamente? (parte prima)


A quanto pare, sembra di si, stando al resonconto - disponibile sul sito Expofairs.com - della terza edizione di BENé, la fiera del benessere che si è svolta a Vicenza dal 17 al 20 novembre scorsi. La manifestazione, oltre alla classica area espositiva, è stata arricchita da iniziative che hanno coinvolto i visitatori attraverso persorsi fortemente stimolanti da un punto di vita sensoriale, con la possibilità di provare con mano le più moderne tendenze in uso nelle beauty farm.
Nell'area della fiera è stato riprodotto hotel del benessere per illustrare come ogni struttura ricettiva può puntare al benessere dell'ospite, anche attraverso una progettazione attenta al comfort in ogni parte della struttura, e non solo nel centro benessere. Altro polo di attrazione è stata la Contrada Solare, una costruzione che ha fatto toccare con mano i concetti di bio-edilizia. Sono state organizzate dimostrazioni di massaggi ayurvedici, dall'hawaiano al massaggio shiamanico, al californiano, e molte sessioni a cui il pubblico ha partecipato attivamente, come nel caso delle meditazioni in movimento o dell'automassaggio estetico al viso. Negli stand e nelle cabine riservate sono stati offerti innumerevoli trattamenti di prova, per far conoscere al pubblico le discipline presentate in fiera.
Parallelamente a BENé, si è tenuta ExpoTèm appuntamento dedicato al tè e agli infusi: esaurite sono andate le iscrizioni degli appassionati per le degustazioni di tè cinesi doc, affollatissime le cerimonie del tè, cinese e giapponese, che ogni giorno hanno catalizzato l'attenzione dei visitatori.
Technorati Profile

23.11.06

Le fiere come strumento di marketing territoriale: l'esempio del Convention Bureau della Riviera di Rimini


Leggo stamane che a giugno del 2008 verrà inaugurato il nuovo Palazzo dei Congressi di Rimini, La struttura, che grazie ai 38.000 mq di suolo occupato, si appresta a divenire la più grande d'Italia nel suo genere, è edificata della Società del Palazzo dei Congressi, controllata da Rimini Fiera, mentre la gestione dei servizi congressuali sarà affidata a Convention Bureau della Riviera di Rimini.
Il potenziamento dell'attività congressuale che inevitabilmente ne deriverà, non potrà che rafforzare la posizione di player di primo piano che la città romagnola occupa a livello internazionale e ciò fa mi porta a fare due ordini di riflessione. ll primo, è l'importanza che l'attività fieristica e congressuale (e degli eventi) ha in termini di ricaduta economica (positiva) sulle aree ospitanti; la seconda, riguarda l'indotto di comunicazione generato dagli eventi che in quel dato luogo si svolgono.
Il primo elemento attiene strettamente al marketing territoriale, in quanto le strutture fieristiche e congressuali (elementi pressoché inscindibili) utilizzano il territorio che le ospitano, ma restituisco allo stesso, una ricchezza costituita dall'insieme delle attività (allestitori, ospitalità, ristorazione, trasporti su varia scala, servizi ai visitatori e al personale, ecc.) che nascono e vivono grazie alla presenza delle strutture espositive.
Il secondo elemento di riflessione riguarda la propagazione dei contatti che una manifestazione è in grado di generare non solo in direzione degli addetti ai lavori, ovvero verso coloro che per motivi professionali vengono direttamente raggiunti da una comunicazione relativa ad un certo evento, ma sopratutto verso coloro i quali, involontariamente colpiti da una comunicazione, che arriva dalla televisione o dai giornali, finiscono con il connotare un luogo (ed i suoi abitanti) caricandolo di valenze e competenze di straordinaria importanza.
Technorati Profile

22.11.06

AEFI, Associazione Esposizione e Fiere Italiane

Alcuni visitatori del mio blog mi hanno chiesto di inserire un calendario delle manifestazioni che si tengono in Italia e all'estero. Essendo questo un blog che non vuole fare concorrenza ai pochi siti specializzati in fiere, desidero rimandare coloro che vengono a farmi visita ai calendari già presenti in rete, come quello che è possibile consultare all'interno del sito dell'AEFI, l'organizzazione che rappresenta il sistema fieristico italiano. Sono 41 i centri fieristici che fanno capo a questa Associazione che si occupa di promuovere, sia in Italia che all'estero, gli interessi della categoria, di fornire servizi agli associati, di sviluppare progetti volti ad estendere la concorrenzialità e il prestigio internazionale dei settori rappresentati.
Il sito è di facile consultazione e contiene, tra l'altro, un calendario delle manifestazione che si tengono in tutto il mondo, con la lodevole scelta di inserire anche i piccoli eventi locali italiani, come ad esempio la XXVI Mostra Mercato del tartufo che si svolge fino al 26 novembre prossimo a Valtopina (Perugia). Per ogni manifestazione è presente una scheda sintetica con il link al sito dell'organizzatore al fine di ricercare maggiori informazioni.
Technorati Profile

21.11.06

Le 3 S del Motor Show


Il Motor Show di Bologna, uno degli appuntamenti più attesi da centinaia di migliaia di appassionati del mondo dei motori, si avvicina a grandi passi: la 31a edizione è in calendario presso il quartiere fieristico felsineo, dal 7 al 17 dicembre 2006, con due giornate (il 5 e 6 dicembre) dedicate alla stampa e agli operatori professionali. La definitiva consacrazione di evento internazionale, è confermata dall'inserimento della manifestazione già dallo scorso anno nel calendario OICA (Organisation Internationale des Constructeurs d'Automobiles) che raggruppa i principali “Auto Shows” internazionali come: Parigi, Francoforte, Detroit, Tokyo e Ginevra.
Questo particolare invita a riflettere sull'evoluzione che le fiere consumer (poiché i saloni automobilisti questo sono) stanno o dovrebbero attuare per non perdere competitività rispetto alla concorrenza attuata da altri titoli, nazionali ed internazionali (vedi il caso del Salone dell'Auto di Torino), ovvero quella che può essere efficaciemente riassunta nelle 3 S di Socializzazione-Sperimentazione-Svago.
Il segreto del successo del Motor Show sta infatti nell'aver colto con grande tempismo, anzi, con largo anticipo, i nuovi bisogni espressi dal consumatore/utente di manifestazioni fieristiche in termini di sperimentazione di esperienze che soddisfano l'essere piuttosto che l'avere. Ecco quindi che i veicoli a motore (auto o moto che siano) vengono presentati al pubblico attraverso gare ad alto tasso adrenalitico quali gare che coinvolgono il pubblico al pari di un gran premio di Formula 1m test drive ed eventi culturali legati al mondo delle quattro ruote.
Ed è proprio ciò che, a suo tempo, Torino non riuscì a mettere in campo a causa non tanto di un immobilismo organizzativo, quanto per una carenza di spazi e infrastrutture adatte ad accogliere appuntamenti non strettamente legati alla sfera squisitamente espositiva, che oggi la città sabauda si sta avviando a superare.
Technorati Profile

Le imprese italiane e il budget destinato alle fiere

Ricollegandomi al post precedente, vale la pena sottolineare come - secondo una ricerca CERMES-Bocconi - le dimensioni di un'organizzazione sono inversamente proporzionali agli investimenti destinati al comparto fiere, rispetto al mix di mezzi utilizzati per la comunicazione aziendale nel suo complesso.
Infatti, se un'azienda di 20 dipendenti destina quasi il 40% delle risorse dedicate alla comunicazione alle partecipazioni fieristiche, una con oltre 1000 dipendenti ne stanzia poco più del 17%. Lo stesso andamento è riscontabile mettendo in relazione gli investimenti nelle fiere e la quota in percetuale di export rispetto al totale delle vendite: l'azienda che esporta tra il 40 ed il 59% della propria produzione stanzia il 40%, mentre per le aziende che esportano il 10% la quota investita nelle fiere scende al 23,6%.
Technorati Profile

Giovanni Rana e le fiere


Qualche giorno fa mi è capitato di leggere, non ricordo su quale testata o sito internet, della Laurea Ad Honorem in Relazioni Pubbliche conferita di recente dalla IULM di Milano a Giovanni Rana. Ricordo di aver incontrato il nostro ad una fiera (se non ricordo male, a Verona) molti anni fa, quando ancora il suo marchio non era noto al grande pubblico, in uno stand trasformato per l'occasione, in un ristorante dove gli avventori - trade e consumatori finali - venivano invitati da Rana in persona, a sedersi ed a gustare non un assaggio, ma un vero piatto di paste all′uovo o ripiene. Le capacità comunicative dell'uomo e dell'imprenditore allora parvero quasi eccessive, rispetto alla seriosità delle altre aziende espositrici.
Il successo che ne è scaturito, noto a tutti e sicuramente fortemente spinto dai massicci investimenti pubblicitari stampa e tv, risiede sicuramente, per una parte che ritengo assai poco trascurabile, nel modo di utilizzare il ‟mezzo‟ fiera, a testimonianza della sua forza e valenza in termini di opportunità di comunicazione e di vendita per un'impresa.
Ancora oggi, quando partecipo a manifestazioni fieristiche, mi imbatto in stand che testimoniano chiaramente la scarsa attenzione data a tali appuntamenti da molte imprese in termini di programmazione e organizzazione della partecipazione, di rapporti con il visitatore/prospect/cliente da parte dello staff di stand, ed altro ancora.
Tutto ciò si ripercuote inevitabilmente in un riscontro negativo in termini di bilancio fatto dall'azienda al termine della fiera, che potrebbe decidere di diseratare quell'appuntamento o, peggio, di perdere fiducia nel mezzo. Ed in una economia come quella italiana, fatta di medie, piccole e piccolissime imprese, snobbare le fiere è un lusso che nessuno può permettersi.
Technorati Profile

13.11.06

Perché un blog sulle fiere

Alcuni tra coloro che sono venuti a trovarmi nel blog hanno sottolineato l'importanza della mia iniziativa, volta a creare un luogo, anche se virtuale, per parlare e diffondere cultura riguardo un settore che riveste una enorme importanza dal punto di vista economico, soprattutto per un Paese come l‘Italia.
L‘idea di un blog dedicato al sistema fieristico si è andata concretizzando nel corso di una docenza che ho tenuto circa un mese fa ad alcuni laureati (e “masterizzati”) interessati ad accedere a tale settore; è emersa una grande lacuna informativa, fatta di scarsità di pubblicazioni librarie e di una stampa periodica per lo più dedicata alla calendarizzazione della varie iniziative sia in Italia che in Europa ed al noleggio di attrezzature varie ed infarcita di tanta, tanta pubblicità.
Una pubblicistica, quindi, sicuramente di grande utilità pratica ma che non tratta esaustivamente uno strumento che, a seconda da quale lato è visto - azienda, ente organizzatore, gestore di Quartiere - può essere considerato evento di comunicazione, strumento di relazione e di vendita, strumento di marketing territoriale.
Technorati Profile

10.11.06

La Borsa Immobiliare di Roma organizza la IX edizione di RIMI


Si svolgera' dal 23 al 26 novembre prossimi la IX edizione di RIMI, la rassegna dedicata al mercato immobiliare, organizzata dalla Borsa Immobiliare di Roma con il patrocinio del Comune di Roma, Provincia di Roma e Regione Lazio. La manifestazione, ospitata nei padiglioni della nuova Fiera di Roma, e' divisa in quattro aree dedicate rispettivamente alla nuova edilizia e allo sviluppo urbano, alla compravendita ed agli affitti, ai servizi finananziari dedicati all'acquisto di un immobile ed alle ristrutturazioni.
Con il passare degli anni, RIMI si e' guadagnata il ruolo di principale esposizione nazionale del settore immobiliare si propone al pubblico ed operatori sotto la collaudata veste di mix mostra/meeting. Una vasta zona sara' dedicata all'incontro tra espositori e visitatori ed forum sara' presieduto da autorevoli relatori e mass media.
L'evento si preannuncia di estremo interesse anche per il coinvolgimento di aziende ed enti coinvolti nel piano generale di sviluppo urbanistico e nell'attività di project financing sul settore immobiliare.
Technorati Profile

9.11.06

L’Italia dell’extravergine si prepara alla V edizione di Pane e Olio in Frantoio


Dopo due giorni di black out nel blog, dovuto ad una urgente manutenzione del mio computer, desidero portare alla vostra attenzione un evento, che non e' strettamente fieristico, ma si inquadra nell'ambito di quelle iniziative che attraverso la valorizzazione delle risorse tipiche di un territtorio, intendono incentivarne la conoscenza presso un pubblico sensibile alle varie forme di genuinita', in questo caso legate all'olio extravergine d'oliva ed al pane.
"Il 26 novembre 2006, infatti, Pane e Olio in Frantoio, iniziativa realizzata con il contributo del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e con la collaborazione dell’Associazione Nazionale Città del Pane, giunge alla sua quinta edizione.
La giornata nazionale degli oli e dei pani tipici, volta a celebrare in oltre cento piazze italiane e nei frantoi delle Città dell’Olio il nuovo raccolto, vedrà la realizzazione di programmi di degustazione, visite guidate a frantoi e oliveti, rievocazioni dei riti della raccolta e molitura, e numerosi banchi d’assaggio. Gli oli saranno proposti in abbinamento al pane tipico locale, grazie alla collaborazione con l’Associazione Nazionale Città del Pane.
Questa giornata - dice Enrico Lupi, Presidente dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio – rappresenta un momento importante per i territori delle Città associate che potranno far conoscere da vicino il variegato mondo dell’olio e di un alimento che da sempre ha accompagnato la storia dell’uomo, il pane artigianale. Rappresenta un’eccezionale vetrina per far capire al pubblico l’importanza della qualità dei due prodotti principi della gastronomia italiana, un’occasione, continua Lupi, per diffondere la conoscenza e la cultura dell’extravergine proponendo anche una nuova chiave di lettura dei territori nei quali si produce contribuendo così allo sviluppo del ‘turismo dell’olio’.
Pane e Olio in Frantoio è un’occasione volta a far conoscere da vicino il variegato mondo dell’olio di qualità, una vera e propria festa al nuovo raccolto che unirà l’Italia da Nord a sud, dal Friuli alla Sicilia, dalla Liguria alla Puglia. Ogni città aprirà le porte ai visitatori più curiosi richiamando i turisti attratti dall’enogastronomia tipica in luoghi dove da sempre si coltiva l’olivo e se ne lavora il frutto seguendo metodi tradizionali, avendo rispetto per il territorio e l’ambiente.
In contemporanea a Pane e Olio in Frantoio, si svolgerà a Imperia la manifestazione OliOliva, dedicata ai sapori e alle produzioni tipiche del territorio ligure; la città si animerà con serate a tema, convegni e presentazioni sullo sfondo di valori storici, culturali e alimentari dell’olio e del pane."

Fonte del testo virgolettato: www.cittadellolio.it
Technorati Profile

8.11.06

Tutto il mondo visto dall'alto


Permettetemi una divagazione nel campo dell'architettura. Riporto testualamente da La Repubblica del 7 novembre 2006: "In una città rinomata per i suoi panorami, San Francisco, quello che si gode dalla torre del De Young Museum consente di osservare una delle più radicali trasformazioni che stanno interessando il mondo dell'architettura: la crescente importanza dei tetti - e la prospettiva dall'alto che li mette in vista - nel design di edifici, quartieri e intere città. Grazie anche alla dilagante popolarità di Google Earth e di altri programmi web che offrono un modo nuovo d'interagire con l'ambiente cittadino, i tetti stanno perdendo sempre più la loro connotazione di angoli dimenticati del panorama urbano per assurgere al cuore stesso della pratica architettonica."
Da architetto, posso dire che il tetto di un edificio, il cosidetto "quinto prospetto" non lo scopriamo oggi. E' un elemento che nasce con l'architettura moderna, quella razionalista di Le Courbusier, per intenderci (siamo nei primi vent'anni del XX secolo), con l'intenzione di risarcire il terreno che sarebbe stato occupato dalla nuova edificazione. Ecco quindi che il tetto diveniva giardino, con alberi e piante; un luogo da vivere e non più solamente una copertura per difendersi dalle intemperie.
Ricordo ancora l'anno passato su un esame, a progettare un edificio alquanto improbabile (si trattava di una sorta di trampolino che si stagliava sulla valle del Tevere da un pendio collinare, più o meno coincidente con l'attuale moschea di Roma) il cui elemento peculiare era il trattamento del tetto.
Ciò che oggi fa cambiare la percezione di questo elemento architettonico è il modo di guardare le cose. L'articolo de La Repubblica (peccato che si tratti di una traduzione da un quotidiano statunitense) pone l'accento sulle nuove tecnologie di visualizzazione del suolo terrestre oggi a disposizione, come Google Earth, che permettono di vedere dall'alto tutto il pianeta, per cui di una città non appaiono importanti tanti i prospetti verticali, le pareti, quanto quelli orizzontali, i tetti, appunto.
Aggiungo una riflessione riguardo l'enorme facilitazione che la tecnologia mette a disposizione degli studenti d'architettura e ingegneria; quindici o venti anni fa il computer, in una università, veniva utilizzato poco più che come una calcolatrice e tutto il resta veniva fatto a mano. Oggi sarebbe impensabile restituire su carta un progetto architettonico senza l'aiuto dei CAD o di internet; basti pensare al poco tempo che ci vuole per scaricare immagini dalla rete per creare le ambientazioni del nostro progetto, mentre nel mio caso passavo intere nottate a fare i puntini con il famigerato rapidograph per simulare un prato e gli alberi visti dall'alto.

Il testo virgolettato è Copyright Los Angeles Times-Repubblica.
Technorati Profile

7.11.06

Convegno TP "Comunicare l'arte e la cultura"


Vi comunico che il prossimo fine settimana, si terrà a Siena per iniziativa della TP (Associazione Italiana Pubblicitari Professionisti, della quale faccio parte dal 2000), un interessante convegno dedicato alla comunicazine dell'arte e della cultura, un tema che mi sta particolarmente a cuore, avendomi visto negli ultimi anni protagonista in veste professionale e di docente.
Tra gli interventi programmati, oltre quello del sociologo Enrico Finzi, Presidente della TP e di Astra Ricerche, uno dei piò autorevoli players italiani nel campo delle ricerche di mercato, quello di Emanuele Pirella, Presidente di Lowe Pirella e Stefano Massari, vicedirettore creativo Saatchi & Saatchi.
La giornata di sabato 11 sarà dedicata ai soci TP che proporanno pillole di case history in sintonia con il tema del convegno.
E dal momento che saremo a Siena, terra di tradizioni culturali e gastronomiche per eccellenza, questa sarà una ghiotta occasione - nel senso letterale del termine - per degustare i prodotti tipici del luogo e scoprire monumenti e tesori d'arte, grazie ai tour offerti dalla locale APT.
Per saperne di più, linkate qui.

C'era una volta a Roma un bambino (terza e ultima parte)

Nei primi giorni del mese di novembre del 1984 inizia il mio percorso professionale in uno studio grafico di Roma, Consultrade Italia, dove vi rimango per ben 6 anni. Mi occupo della realizzazione di materiali destinati alla forza vendita di una multinazionale del calibro della Procter&Gamble.
Iniziano i contatti con la comunicazione sul punto vendita, ambito che svilupperò profondamente negli anni a seguire. Nel frattempo, siamo nel 1985, mi iscrivo alla facoltà di Architettura dell'Università La Sapienza di Roma, dopo aver tentato inutilmente di accedere all'ISIA e dopo essere stato ad un passo dal trasferirmi a Milano per studiare design.
Quasi contemporaneamente, mio padre mi offre la possibilità di entare in una grande azienda presso la quale si occupava di marketing, ma rifiuto. Oggi, me ne pento amaramente.

Il lavoro procede a gonfie vele e nel 1987 conosco Stefania, che sposerò nel 1999 dopo ben 12 anni di fidanzamento.

Il 1990 è l'anno della prima svolta. Con altri soci, fondo Advertising Promotion Design, una piccola agenzia ma con clienti di primissimo piano, che si dedica alla comunicazione sul punto vendita per conto di clienti come Procter&Gamble, Italacquae, Suchard Cote d'Or, Ericsson, Sigma Tau e tanti altri, comunque prestigiosi.

Circa un anno dopo, in circostanze del tutto casuali, conosco un architetto con il quale inizio una collaborazione durata per molti anni, nall'ambito dell'organizzazione di partecipazioni fieristiche per conto di grandi aziende ed enti pubblici. Per me si aprirà una nuova strada professionale che, sotto diverse spoglie, mi vede tutt'ora impegnato.
Quelli erano anni di "vacche grasse";lavoro a iosa e ben pagato.

A partire dal 1991 mi getto a corpo morto nella standistica e nell'allestimento di mostre ed eventi culturali in genere, lavorando per ACEA, ENIT, Alitalia, RAI, Trussardi, Lottomatica, ANCI, TIM, Allergan, Poste Italiane, Telecom Italia, ACI.
Ho la possibilità di viaggiare in Italia, Europa, Asia, America e di fare pratica nella direzioni dei lavori di allestimento di stand anche notevolmente complessi dal punto di vista costruttivo. Il vigore creativo e l'accrescimento delle competenze nei settori professionali oggetto del mio lavoro sono talmente intensi da essere quasi palpabili.

Alla fine del 1993 mi laureo in Architettura con una tesi che ha per oggetto la riqualificazione architettonica ed urbanistica dell'area occupata da uno stabilimento farmaceutico a Roma.

Nel 2001 la seconda svolta: decido che devo passare in un'azienda più grande ed approdo all'attuale, presso la quale mi occupo sempre di mostre, fiere ed eventi di comunicazione. Il mio ruolo è quello dell'Exhibition Manager.

Riprendo a viaggiare (per lavoro) con destinazione Italia, Giappone, Belgio, Olanda e Germania. E siamo ai giorni nostri.

Il 23 maggio 2005 nasce mio figlio Luca e la vita assume tutto un'altro sapore. C'è una gioia immensa, ma avverto palpabile l'incertezza del futuro e le difficoltà che dovremo affrontare.
Technorati Profile

C'era una volta a Roma un bambino nato senza respirare (seconda parte)

Con l'approssimarsi degli esami di 3a media, arrivò la scelta delle scuole superiori. I risultati di un test attitudinale consigliavano la strada del liceo artistico, ma la tumultuosità di quegli anni, le scuole autogestite e occupate, le continue assemblee che vedevano proprio i licei artistici (denominati anche "sperimentali") in prima fila, mi dirottarono (in questo senso spinsero i miei genitori) verso un'altro indirizzo. Siamo nel 1977.

Dal canto mio l'importante era, allora, non incappare nel latino e nel greco, materie che, supponevo, mi sarebbero state indigeste. Mi ero fissato con l'elettronica (in realtà, da appassionato di musica, ero attratto dagli apparecchi che la riproducevano) e pensai: dai proviamo, vuoi vedere che ho trovato la mia strada? Mi sbagiavo di grosso....
Mi ritrovai così all'Istituto Tecnico Industriale San Filippo Neri (che non esiste più) in una classe tutta rigorosamente al maschile (i preti che la gestivano decisero di aprire le porte al gentil sesso l'anno dopo il mio diploma). Ben presto capii che la scelta non era stata delle più felici. In matematica avevo grandi problemi ed anche l'elettronica non era quella che pensavo. Il corpo docente non era dei migliori; spesso, per essere promossi, si era costretti a sostenere dei corsi aggiuntivi, da pagare a parte rispetto alla retta mensile.
Ancora ricordo un professore di matematica che, candidamente, ci ringraziò perché grazie a quei corsi aveva potuto comparsi l'auto nuova. Inoltre, la presenza in classe di alcuni veramente portati per l'elettronica, aveva generato un isolamento di coloro che non erano così dotati in quel campo, per cui in classe, spesso assistevo, invece che a delle spiegazioni ad un'intera classe, a colloqui "privati" tra il professore e quei tre o quattro genietti.
Mi consolavo con l'italiano e con la condotta che, da 10 passò a 9, in quanto "non è possibile che uno abbia 10 in condotta" (frase del professiore di Diritto).

Ebbene si, sono stato sempre un tipo tranquillo, di quelli che non hanno mai avuto una gran voglia di fare i "capopopolo"; avevo la passione per ciò che mi piaceva e su quello mi impegnavo. Così, arrivato alla fine del 4° anno feci un esame di coscienza e capito che non era il caso di perpetuare un'agonia, magari iscrivendomi alla facoltà di ingegneria, pensai che avrei dovuto puntare su un talento naturale ormai acclarato, quello per il disegno, ed una passione emergente, quella per la grafica e per il design. La prima meta fu Urbino, dove all'Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (l'ISIA) venni a sapere che a Roma era possibile frequentare un analogo corso legato al design.

Gli esami di maturità, li sostenni con un personale distacco e con un risultato non brillantissimo (43/60). L'italiano è la materia che scelsi di portare come prima (con gioia della professoressa che si sentiva snobbata all'interno di un contesto "scientifico") grazie alla quale racimolai un 10 allo scritto ed un 10 all'orale (con giallo finale).
Dopo lo scritto, un tema sulla Questione meridionale, infarcito ci citazioni tratte dalle novelle di Giovanni Verga che avevo letteralmente divorato alcuni mesi prima, il professore che svolgeva le funzioni di membro interno, mi prese da una parte chiedendomi a bassa voce da che parte avessi copiato, avanzando il dubbio che non si potesse fare un'analisi della questione, così lucida e così ben scritta a soli 18 anni.
Allo scritto, ad una domanda sulla Divina Commedia, che la professioressa non riuscì a spiegarci durante le normali ore di lezione, limitandosi a qualche frettoloso incontro pomeridiano, risposi che non era in programma, invitandoli a farmi un'altra domanda.
Venni poi a sapere che quella professoressa, grazie a quella mia battuta rimasta a verbale, fu invitata ad allontanarsi dalla scuola.
Technorati Profile

C'era una volta a Roma un bambino nato senza respirare (prima parte)

Quel bambino ero io. Non volevo nascere, qualcosa doveva avermi insospettito.
Ho deciso di fare mia questa frase (in realtà di Achille Occhetto, che così si presenta nel suo libro "Secondo me" edito da Piemme) da quando ho preso definitivamente coscienza di come vanno le cose in questo mondo. Ma avremo il tempo di tornarci sopra.
Ritengo sia il momento giusto per le presentazioni che saranno, deliberatamente, più estese di quelle stringate e asettitiche che si inviano alle aziende, infarcite di episodi legati alla mia vita privata oltre ché professionale.


Sono nato a Roma il 15 marzo 1965, alle 21 e 40 di un freddissimo lunedì (adoro il freddo, la neve, la montagna, mal sopporto il caldo e l'appiccicaticcio della salsedine marina: vedete come tutto torna?), con 15 giorni di ritardo rispetto al previsto, con il cordone ombelicale intorcigliato alla gola, sotto il segno dei Pesci ascendente Scorpione, in una clinica nei pressi della Stazione Termini ora sede della Facoltà di Psicologia dell'Università La Sapienza.

Nasco con la matita tra le mani (il disegno è stata sempre una mia passione ed è qualcosa che mi è riuscito straordinariamente bene fin dall'età prescolare) tant'è che quando non ne una tra le mani, passo il tempo a tracciare nell'aria, con le dita, forme immaginarie. Quando i miei la sera guardavano la televisione, io per ore disegnavo consumando una straordinaria quantità di fogli di carta.

Il mio approccio con la scuola parte bene. Siamo nel 1970 e all'asilo, ed oltre a piempire di bastoncini interi quaderni a quadretti (che noia, a 5 anni già disegnavo automobili...) lavoriamo come giardinieri e piantiamo alberi. In quell'asilo, ce n'è uno piantato da me che conta ormai quasi 27 anni.

Le elementari e le medie, scorrono senza problemi, con gioia e serenità. La maestra prima (la compianta Matteucci) ed i professori poi, sono molto bravi: fin da subito, le materie che più mi attraggono e sulle quali mi applico di più sono l'italiano, la geografia (a proposito, un'altra mia passione erano gli atlanti geografici e le mappe autostradali che mi portavo ovunque e sui quali studiavo e viaggiavo con la mente, preludio di quanto mi sarebbe accaduto lavorando), le applicazioni tecniche e artistiche (ovvio, si disegnava), la musica ed il francese.
Ricordo ancora il pianto che mi feci all'inizio delle medie quando alle varie sezioni vennero abbinate le lingue straniere. Io avrei voluto fare inglese, ma a me toccò il francese. Alla fine ne fui contentissimo: il mitico prof. Prano, con il suo metodo di studio, insegnò a tutta la classe a parlare francese, ma sul serio. Personalmente, mi sono innamorato della lingua e della sua pronuncia che era talmente buona (a suo dire) che mi venne chiesto di andare in giro per le altre classi per farla ascoltare.
Oggi è la lingua straniera che meglio padroneggio e che tanto mi è servita nelle mie trasferte di lavoro.

Gli unici problemi erano con l'aritmetica (che dal secondo anno delle medie si sarebbe chiamata matematica): il continuo cambio di professori mi fece perdere il bandolo della matassa che ancora oggi stento a ritrovare.
Technorati Profile

Allora ci siamo.

Occupandomi di comunicazione, per anni avevo accarezzato l'idea di avere un sito internet personale da utilizzare come strumento di lavoro e di relazione. L'evoluzione dei servizi offerti dalla rete ha poi reso disponibili i blog, et voilà, in mezza giornata o poco più, il gioco è fatto.
Vorrei che questo blog evolvesse in uno strumento a metà strada tra il punto d'incontro professionale dedicato a coloro che si occupano di fiere e servizi correlati e luogo informale dove parlare di temi legati alla comunicazione ed ai mezzi di comunicazione tuot court, con qualche incursione nel mondo della musica, delle lettere, del buon mangiare e del buon bere.

Un saluto a Gabriele Rossi da Giulianova

Vorrei popolare la sezione dei link, proponendovene alcuni legati alla scrittura (intesa come arte dello scrivere) ed alla comunicazione che, a suo tempo, mi consigliò un caro ex collega, Gabriele Rossi, abruzzese, anche lui come me appassionato di comunicazione (ma lui scrive anche dei libri), grande appassionatao della nostra bella lingua italiana.
Non è facile incontrare giovani tra i 30 ed i 40 anni dotati di un eloquio così ricco, tant'è che quando eravamo insieme in azienda, una visita presso la sua stanza ed una chiacchierata mattutina prima di immergerci ognuno nei rispettivi compiti, era divenuta una salutare (per la mente) e piacevole abitudine.
Ho trovato tutti i siti da lui consigliati molto interessanti e stimolanti, percìò voglio condividerli con voi. Ne aggiungerò, un po' alla volta, anche di miei.
Dal momento che ho sempre creduto che la comunicazione è condivisione di conoscenze (come del resto dice la radice latina del termine "communis-agere") e non quell'orticello da difendere con il filo spinato, pubblico anche l'indirizzo del suo sito personale (magari facciamo uno scambio link, che ne dici, Gabriele?)