14.12.06

A proposito di Klimahouse (seconda parte)

Avrete capito che Klimahouse è una fiera che mi piace particolamente. A dimostrare l'interesse che suscita una manifestazione legata alla bioarchitettura ed agli ultimi ritrovati nel campo delle tecnologie per il risparmio energetico in edilizia, una articolo apparso su La Repubblica del 5 dicembre scorso, nel quale si parla di un progetto che sta sorgendo a Preganziol, alle porte di Treviso.
Anche alle abitazioni, sia per quelle di nuova edificazione che per quelle già edficate, si applica una "classe" di consumo energetico, al pari di quanto accade già da tempo per qualsiasi elettromestico.
Una bioabitazione ha una "classe" di consumo energetico pari a B o C, mentre le case normali sono classificate da D ad F, in una scala che va da A a G. Questi risultati sono dovuti ad una serie di accorgimenti che possono influire di circa il 10-15% sul prezzo di acquisto dell'unità abitativa, ma che consentono un risparmio energetico (tra gas ed elettricità) che può arrivare al 40%, e con il costo sempre più elevato dei combustibili, l'ammortamento dell'investimento (per l'acquisto della biocasa o per l'adeguamento di un'abitazione esistente) potrà avvenire in tempi sempre più rapidi.
Dall'articolo apprendiamo che le tecniche per il risparmio energetico vanno dall'utilizzo di lampade a led, capaci di durare 50.000 ore (contro le 3.000 ore delle normali lampade ad incandescenza) all'installazione di centraline in grado di gestire con appositi software l'illuminazione delle singole stanze della casa in relazione alla luce esterna, dall'applicazione di pannellature esterne a doghe di alluminio e legno che si muovono automaticamente in base al tipo di luce ed alla quantità di calore esterno all'applicazione sul tetto di microgeneratori eolici che consentono di produrre fino al 30% del fabbisogno di energia elettrica.
La tecnologia esiste, anche se in alcuni casi ancora non è a buon mercato; ciò che serve è uno scatto culturale, un'impegno comune che va dalle pubbliche amministrazioni ai progettisti, ma che deve essere di ognuno di noi nelle singole azioni che compiamo quando siamo in casa (sostituire le normali lampade con quelle a risparmio energetico, spegnere le luci delle stanze dove non vi si soggiorna, non esagerare con il riscaldamento in inverno e con il condizionamento in estate).
E nel caso di ristrutturazione, farsi prima un giro in una fiera specializzata, e considerare tutto ciò che possiamo fare per l'ambiente, a partire dalla nostra abitazione.
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