30.3.07

A proposito di Italia.it (parte prima)

Prima o poi dovevamo parlarne, aggiungere un po' di considerazioni alle tante che sono girate, soprattutto in rete, tra le varie comunità e liste dedicate al mkt ed al web.
Mi aspetto soprattutto i commenti di quanti mi seguono in questo spazio, soprattutto tra gli utenti di Neurona e MyBlogLog.
Avevo avuto modo di seguire le vicende che avevano accompagnato la gestazione e la presentazione, soprattutto del portale, dell'ingente investimento stanziato e dei tempi di realizzazione, degni della Fabbrica di S. Pietro; il tutto anticipato dalla presentazione del nuovo logo che definirà tutta la comunicazione turistica del nostro Paese.
Premetto che questo sarà un post che si dipanerà su più puntate, viste le tante riflessioni che, per dirla con il buon Lubrano, sorgono spontanee.
Oggi, mi limiterò, per brevità (gli ultimi post sono stati un po' più lunghi del dovuto) ad elencare tutti gli spunti di discussione, sia sul portale che sul logo, partendo proprio da quest'ultimo.
Non conoscendo il brief ricevuto dalla Landor e quindi non potendo esprimere un giudizio che non andrebbe oltre il "mi piace/non mi piace", mi hanno invece incuriosito le critiche - ingenue - rivolte al progetto all'indomani della presentazione, da alcuni esponenti del turismo siciliano, puntualmente riportate da un quotidiano locale, con le quali si incolpavano gli autori del progetto di aver dimenticato la Sicilia e le altre isole nella grafica del logo (se lo avete presente, si tratta di uno sbaffo, una sorta di virgola molto spessa, di colore verde, che ricorda la forma dello stivale e che diventa la "t" della scritta "italia").
Una critica, tipica delle committenze pubbliche, fatte, ahimé, di persone che non conoscono assolutamente cosa significa progettare comunicazione visiva, ma soprattutto, non fanno il minimo sforzo per instaurare un'interazione positiva tra committente e l'esperto di comunicazione e/o graphic design.
Di questo passo, alla Landor avrebbero dovuto inserire la Sardegna, l'isola d'Elba e tutti i vari arcipelaghi che popolano il nostro mare, mandando a farsi benedire qualsiasi serio approccio sulla costruzione di un logo.
Questo episodio mi fa venire in mente un episidio del quale sono stato testimone, dove il responsabile del personale di una società cliente (udite, udite) era stato chiamato a partecipare ad una riunione nella quale si parlava del restyling dell'immagine aziendale, il quale si ostinava nel sostenere che l'acronimo SpA doveva essere parte integrante del nuovo logo.
Non perdetevi la seconda puntata...

Technorati Profile



Valorizzare il territorio mettendo a sistema le risorse: i Sistemi Turistici Locali

I Sistemi Turistici Locali (STL) rappresentano un moderno strumento di promozione dello sviluppo locale, perseguito attraverso una valorizzazione coordinata delle risorse turistiche.
Lo dimostra il seminario organizzato dal Formez che si è tenuto a Roma nei giorni 28 febbraio e 1 marzo, coordinato da Pasquale Barbieri, nel quadro delle attività del Progetto “Sviluppo dei servizi formativi e trasferimento di buone prassi nel settore del turismo e dell’ospitalità”, finanziato dalla Azione 5 della Misura II.2 del PON ATAS (di cui il Dipartimento della Funzione Pubblica è Organismo Intermedio) . Il titolo del seminario: "I sistemi turistici locali nella realtà dei fatti"; i temi dominanti, lo scambio tra pubbliche amministrazioni e l’illustrazione di buone prassi, con l’obiettivo di arrivare a definire delle Linee Guida per la costruzione e la gestione di un sistema turistico di successo.

Gli Enti locali e i soggetti privati (che possono essere singoli oppure associati) si incaricano di promuovere gli STL attraverso un dialogo con gli enti pubblici, le associazioni di categoria, altri soggetti pubblici e privati, secondo quanto stabilito dalla legge 135 del 2001 sulla riforma del turismo. Le Regioni provvedono al riconoscimento dei Sistemi, definiscono come si finanzieranno i progetti ed erogano le risorse del Fondo di cofinanziamento dell'offerta turistica, che sono finalizzate al miglioramento della qualità dell'offerta turistica. Presupposto di questo strumento è, perciò, la programmazione “dal basso”, utile per lo sviluppo delle vocazioni locali e dei tratti caratterizzanti le varie realtà, come motore di competizione.
Non si deve però escludere la collaborazione interregionale o sovraprovinciale: questa, anzi, è al centro dell’attenzione dell'Unione Province Italiane; sono comunque sempre i Comuni gli enti più direttamente interessati dall'innovazione portata dalla legge, essendo i più adatti a funzioni di livello locale.

La Basilicata ha introdotto gli STL nel 2003: adesso gli STL locali coincidono con le cinque Aree Prodotto, istituite nel 1996 sulla base di affinità e comuni possibilità di offerta turistica, più che su una precisa definizione geografica. Le Aree Prodotto sono un elemento fondamentale del marketing turistico e territoriale lucano.

Il percorso seguito dalla Provincia di Reggio Calabria è iniziato, invece, alcuni mesi fa, con incontri con gli enti locali, gli operatori e le associazioni di categoria, per stabilire una linea unitaria e condivisa di interventi. Un percorso continuato con l'identificazione e il raggruppamento per aree delle ricchezze dei territorio, così suddivise: eccellenze archeologiche, storico-artistiche e climatico-ambientali per l'area della Locride, Reggio Calabria per l'area dello Stretto, sistema mare-monti collegato all'Aspromonte per l'area della Costa Viola, peculiarità climatiche ed etnico linguistiche per l'area Grecanica e, infine, caratterizzazione agro-alimentare e dell'architettura del lavoro per l'area del Tauro. Per ciascuna area si sono quindi identificati i punti di forza, sui quali costruire lo sviluppo turistico.

Nelle Marche, il Sistema Turistico Locale “Misa Esino Frasassi” ha visto la luce il 16 maggio scorso, quando i soggetti promotori hanno firmato un protocollo di intesa che ne stabilisce linee di indirizzo e funzionamento. Ai soggetti che hanno sottoscritto per primi l’accordo come promotori se ne sono aggiunti altri, a confermare il carattere fondamentale del STL quale forma di aggregazione fra soggetti pubblici e privati, singoli o associati, interessati a vario titolo alla valorizzazione e alla formazione dell’offerta turistica locale.

Fonte: Tafter
Technorati Profile

29.3.07

In libreria due nuovi testi sul marketing turistico

Beccatevi 'sta botta di cultura: voglio sottoporvi due titoli che affrontano la questione turismo, il primo, sotto l'ottica del marketing e della comunicazione e, il secondo, da un punto di vista comportamentale, psicologico e sociologico, soprattutto in relazione alle nuove tecnologie.
Marketing per il turismo (di Giorgio Castoldi, edito da Hoepli) accompagna il lettore in un tradizionale percorso di marketing, incentivando gli operatori turistici all’organizzazione del prodotto ed all’analisi del mercato, anziché volgere lo sguardo verso le note spiagge dei “turisti per caso”, pressoché scomparsi dal mercato.
Seguendo, quindi, le basilari regole del marketing di Kotler, Castoldi rende perfettamente l’idea del marketing per il turismo, strutturando il testo in brevi paragrafi ricchi di annotazioni e puntualizzazioni; tutto ciò, allo scopo di fissare bene il concetto ed affrontarne le conseguenze, fino ad arrivare alle modalità di stesura dei marketing plan e dei business plan.
Il volume è prevalentemente rivolto ai professionisti del settore ed agli studenti che desiderino approfondire la loro conoscenza sul mercato del turismo.

L'altro titolo, Nuove frontiere del turismo (di F. Gatti e F. R. Puggelli, edito da Hoepli) descrive diverse situazioni di viaggio, interpretabili sulla base del tema “incontro”, “turismo fai da te”e “vacanza di lusso”, con riferimento a tre ricerche: l’analisi di un’esperienza in Senegal, lo studio del caso “Viaggi Avventure nel mondo” e l’osservazione del Club Levante di Pantelleria. Nel libro si affronta l’importanza dell’interazione tra ambiente e motivazione psicologica nelle scelte di viaggi e vacanze, il ruolo delle istituzioni nello sviluppo del territorio e delle nuove forme di turismo.
Nella terza e ultima parte del volume gli autori si soffermano sull’influenza di internet e dei nuovi strumenti messi a disposizione della rete ai turisti e agli operatori del settore. Si va diffondendo, infatti, il passaparola attraverso blog e community, legate nel nuovo spazio sociale virtuale.

Technorati Profile



Castelli e Ville: nasce 'C & V Events Network'

Il 27 marzo scorso, in concomitanza con l’apertura delle dimore storiche della Lombardia, appartenenti al circuito dell’Associazione Castelli e Ville, è stato presentato il progetto “C & V Events Network”, che vedrà coinvolti i castelli e le ville in eventi innovativi e di alto prestigio.

A partire da aprile, fino a novembre, sarà nuovamente possibile visitare le 40 dimore dell’Associazione e scoprire le immense potenzialità artistiche e naturalistiche della regione: rocche, fortificazioni, ville e castelli ricchi di storia e di mistero, immersi nel verde di meravigliosi parchi.
Quest’anno, l’Associazione Castelli e Ville debutta con un'iniziativa che permette alle imprese di essere protagoniste di un progetto i cui obiettivi prevedono la creazione di eventi diversificati che daranno l’opportunità alle aziende e agli sponsor di poter abbinare la propria immagine alle più belle location della Lombardia; la creazione di un network permanente di location di massimo prestigio a disposizione delle aziende/sponsor, per eventi e lanci di nuovi prodotti e servizi.

Sono previste varie tipologie di eventi a cui le aziende potranno associarsi: dalle feste a tema ai galà dinner a tema artistico, culturale, sociale; dalle presentazioni di collezioni e sfilate di moda ai concorsi e raduni di vetture d’epoca; dalle mostre-mercato ai circuiti d’antiquariato e mercatini; dai tour di presentazione di paesi e città alle iniziative immobiliari e turistiche di prestigio in Italia e all’Estero, ai road show enogastronomici regionali, nazionali ed internazionali.

L’Associazione Castelli e Ville ha ideato poi una carta fidelity, la Castelli Pass: una tessera sconto nominale, reperibile presso la sede dell’Associazione e presso le biglietterie delle dimore che prevede una riduzione sul biglietto d’ingresso alle dimore. Tale tessera, inoltre sarà personalizzabile da parte dell’azienda-sponsor e permetterà loro di profilare ed entrare in contatto con i visitatori delle dimore, concedendo sconti sui loro prodotti e servizi.

Technorati Profile


22.3.07

Fiere: quando il metro non quarda


Un articolo apparso nel secondo numero di quest'anno di Congress Today & Incentive Travel, a firma di Stefano Ferri, contiene alcuni passi che mi hanno indotto a fare alcune riflessioni che desidero rendere note in questo spazio.
Premesso che sono in accordo con gran parte del contenuto dell'articolo, alcune affermazioni meritano qualche precisazione.
In apertura del pezzo, Stefano Ferri afferma: "Si ritiene che l’investimento fieristico sia massimizzabile solo a fronte di una massiccia metratura. Di conseguenza, i budget vengono impiegati per acquistare superfici enormi che in seguito, proprio per la mancanza di altri fondi, restano prive di contorno adeguato. Ecco alcune indicazioni per non incorrere in questo errore.
Nel settore dei beni industriali le fiere sono considerate mezzi di comunicazione di grande importanza: per molti costituiscono una delle attività di marketing più rilevanti dal lato dell’investimento e dei ritorni potenziali, seconda solo all’azione della forza vendita."
Giustamente il giornalista fa riferimento al settore dei beni industriali e, quindi, delle imprese manifatturiere, ovvero quelle che all'interno del marketing mix, allocano a favore delle partecipazioni fieristiche BtoB, la maggior parte del budget di comunicazione, fino ad arrivare al 40% (1)
Ciò che mi permetto di contestare, per così dire, è l'errore che le imprese commetterebbero nello scegliere superfici espositive enormi, ritrovandosi poi a non avere fondi per effettuare tutte quelle azioni di contorno - ma assolutamente necessarie per massimizzare l'investimento - che, mediamente moltiplicano per 5 l'esborso monetario dell'espositore (2), senza contare i costi meno facilmente monetizzabili che decuplicano quello affrontato per l'acquisizione dello stand (costo reale).
È una contestazione che faccio sulla base delle esperienze professionali, e supportata dai dati CERMES-Bocconi riferiti al 2002, che indicano in 70 mq la superficie media occupata dalle imprese del settore manifatturiero, con un impegno di oltre 15.000 euro per il solo noleggio dell'area nuda (comprensivo della tassa d'iscrizione).
Inoltre, calcolando che ogni impresa di questo settore, partecipa nell'arco dell'anno, mediamente, a 5 o 6 manifestazioni, è pacifico che non potrà stanziare fondi illimitati (sono passati i tempi in cui alcune aziende per le quali ho lavorato, si presentavano con stand multipiano di 2.000 o 3.000 mq).

Secondo passo sul quale voglio intervenire: "La fiera non è la soluzione commerciale più economica. I costi di partecipazione sono alti, quelli per contatto non sono convenienti, se rapportati ad altri mezzi quali le in store promotion e occorre sommarvi pure i costi-opportunità, dovuti al personale qualificato che per i giorni di esposizione viene sottratto alle normali attività aziendali. A tutto ciò si aggiunga che in determinati settori la partecipazione comporta un notevole immobilizzo di capitali, in ragione dei prodotti esposti."
Messa così, mi sembra un po' catastrofica e rischiamo di far apparire le Fiere come macchina sprecasoldi. Che la partecipazione ad una Fiera rappresenti un investimento non da poco, è un fatto assodato, ma per molte aziende del settore manifatturiero e della produzione di beni industriali di alta tecnologia, non è ipotizzabile un investimento migliore.
Le In-Store Promotion, alle quali si fa riferimento nell'articolo, sono azioni tattiche di marketing proprie delle aziende produttrici di beni di beni di largo consumo (in questa categoria, per semplificare, inserisco anche quei servizi intangibili come, ad esempio, quelli destinati alla telefonia cellulare ed alle comunicazioni in generale) che meno fanno ricorso alla Fiera (o, per meglio dire, vi fanno ricorso in modo diverso), in quanto possono scegliere tra varie soluzioni che variano dalle In-Store Promotion alla classica pubblicità tabellare sulla carta stampata o in televisione, da azioni di web marketing alle classiche raccolte punti.
Sempre facendo riferimento ai dati CERMES-Bocconi (sempre loro, ma sono gli unici in Italia a redigere analisi regolari sul comparto fieristico), e sempre rimanendo nell'ambito del manifatturiero, emerge che il costo/contatto relativo ad una partecipazione fieristica è decisamente più favorevole rispetto a quello generato da una pianificazione di uscite annuali su una rivista di settore (altra possibilità, complementare alle fiere, alla quale fanno ricorso le aziende del settore industriale e manifatturiero).
Tralasciando in questa sede i particolari, per i quali sono a disposizione per qualsiasi delucidazione, i dati fissano a 0,87 il costo/contatto nel caso della Fiera [il numero indica il costo per contatto riferito al costo totale (visitatori del target)], contro un costo/contatto pari a 3,11 nel caso di un anno di uscite su una rivista (tra 3 e 6 avvisi pubblicitari a seconda della periodicità) ed un costo/contatto di 0,81 nel caso di una sola uscita (magari a supporto di una determinata partecipazione fieristica).
Ma a questo va aggiunta una postilla di rilevante importanza, ovvero, che spesso gli editori delle riviste di settore coincidono con gli organizzatori della manifestazioni fieristiche, per cui è gioco forza, per l'impresa, essere presente sia in Fiera che sulle pagine della rivista, anche per costruirsi nel tempo e garantirsi una maggiore visibilità complessiva (vedi redazionali, articoli, interviste al management).

(1) Fonte: CERMES-Bocconi
(2) Si rinvia in proposito a Fondazione Fiera Milano (2001)

Technorati Profile

19.3.07

RiminiFiera alla conquista della Serbia

Una notizia che conferma l'importante ruolo che il comparto fieristico svolge nello sviluppo economico di un Paese: RiminiFiera ha siglato nei giorni scorsi un accordo con la Fiera di Belgrado per la realizzazione di due manifestazioni nella capitale serba e posta una seria ipoteca sulla gestione del locale Quartiere fieristico.
Le manifestazioni riguardano l'esportazione del format RiminiWellnes, che in terra slava sarà, presumibilmente, intitolato BeogradWellness, e di Ecomondo, incentrato sulle tematiche ambientali. Gli eventi si terranno, rispettivamente, dal 7 al 9 settembre 2007 e nella primavera del 2008.
L'accordo siglato tra i due enti fieristici, rientra in un quadro economico articolato che ha visto la Serbia salire dal 95mo al 68mo posto nella graduatoria che elenca le 175 economie mondiali in base alla facilità di ottenere le licenze e i documenti necessari per la costituzione di un'impresa, un PIL in crescita nel 2006 del 5,5%, ed azioni che hanno rafforzato la partenrship economica tra Italia e Serbia (l'Italia è il terzo Paese fornitore della Serbia, dopo la Federazione Russa e la Germania).
In particolare, le Piccole e Medie Imprese serbe, possono contare, dal 2005, su una linea di credito da 32 milioni di euro, approvata dal Governo italiano, per l'acquisto di attrezzature e macchinari italiani; "tra i grandi investimenti italiani in Serbia, spicca l'acquisizione di Delta Banka (la principale banca privata serba) da parte di Banca Intesa, per 350 milioni di Euro, che risulta essere uno dei maggiori investimenti esteri realizzati in Serbia negli ultimi sei anni."
Fonte del testo virgolettato: RiminiFiera

Technorati Profile

15.3.07

A Roma una mostra fotografica sulle "coppie di fatto"

Vi segnalo una mostra quanto mai attuale e tempestiva, sia socialmente che politicamente, dedicata alle coppie di fatto. L'autore degli scatti è Daniele Federico, un giovane fotografo abruzzese trapiantato a Roma, che vanta, nonostante la giovane età, un curriculum di tutto rispetto.
La mostra, dal titolo Le Nuove Famiglie - Il mutamento del concetto di famiglia attraverso i ritratti, la cui inaugurazione è prevista per sabato 17 marzo alle 18,30 presso il Caffè Letterario (a Roma, in via Ostiense 83- 95), sede, tra l'altro, di NessunoTV (canale satellitare visibile su SKY al canale 890), è curata da Giuseppe Salerno e prodotta col contributo del Centro Bolognese Terapia della Famiglia.
Conosco l'autore attraverso Neurona, una rete di contatti in Internet, destinata a favorire le collaborazioni professionali tra soggetti operanti in diversi ambiti (la comunicazione e la fotografia sono, tra i tanti, quelli maggiormente sviluppati) e visitando il suo blog, dove è possibile conoscere meglio il suo lavoro e vedere un'anteprima della mostra romana, ho avuto modo di apprezzare il suo lavoro.
E la cosa mi fa piacere in modo particolare, poiché attraverso brevi contatti via posta elettronica, ho avuto modo di indirizzare Daniele Federico su questa location, il Caffè Letterario di via Ostiense, uno spazio molto interessante dal punto di vista culturale, dotato di una biblioteca, di un piccolo museo del mobile di design, adatto oltre che a mostre, anche a presentazioni di libri o riunioni in un contesto informale e diverso dal solito.

Technorati Profile

14.3.07

Un ricco calendario di appuntamenti per gli amanti del formaggio

Oggi andiano un pò fuori del seminato, poiché vi ragguaglio su alcuni appuntamenti a carattere "caseario", e lo faccio per con la scusa di parlarvi dell'ONAF, acronimo di Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi, un soladizio nato a Cuneo nel 1989 con l'obiettivo di promuovere le qualità dei formaggi Italiani ad un pubblico sempre più ampio e preparato.
L'attività dell'ONAF è oggi imperniata sulla formazione degli Assaggiatori di Formaggi attraverso la realizzazione di corsi per Aspiranti Assaggiatori che, da anni, si tengono in tutta Italia, con lo scopo di promuovere, diffondere, ampliare e valorizzare la cultura del formaggio e delle produzioni lattiero casearie alla luce delle metodologie di assaggio più avanzate e della considerazione del prodotto caseario come espressione della tradizione e della realtà del proprio territorio.
L'ONAF ha previsto con l'approssimarsi della primavera un ricco calendario di appuntamenti dedicati alla presentazione di numerosi formaggi, sia italiani che esteri, che non possono lasciare indifferenti.
Il 21 marzo 2007 presso l'Hotel ristorante "La Giara" di Recco (GE), le socie Assaggiatrici Luisa Capurro e Laura Fasce propongono “Degustazione di Primavera”, una escursione nei sapori della Spagna a base di paella valenciana classica, accompagnata da un poker di formaggi composto da Queso Manchego DOP, Idiazabal da latte Ovino, Cervileta e Queso de capra al vino;
il 26 marzo, presso l'Osteria "Bacco Tabacco e Venere" di Busto Arsizio (VA), la delegazione ONAF di Varese e la Condotta Slow Food di Malpensa promuovono una degustazione di formaggi piemontesi; nello stesso giorno, la delegazione ONAF di Verona, in collaborazione con Slow Food e con la Bottega del Buongustaio, organizza una serata alla scoperta degli innumerevoli sapori che caratterizzano l’enogastronomia del Trentino;
il 29 marzo, a Ferrara si terrà presso un evento dedicato ad alcuni formaggi Lombardi e Piemontesi, a cura della Delegazione Onaf di Ferrara-Ravenna-Rovigo, inserito nella manifestazione “Assaporando”; nello stesso giorno, la delegazione ONAF di Treviso ha organizzato una presentazione e degustazione di formaggi dalle Isole Britanniche.
Per chi volesse sapere di più sull'ONAF e sugli appuntamenti di cui vi ho reso edotti, può contattare inviare una mail alla sede nazionale.

Technorati Profile

12.3.07

Dopo Build Up Expo arriva Made Expo

Nasce un nuovo titolo tra le manifestazioni dedicate all'architettura ed all'edilizia: il suo nome è Made Expo ed avrà il suo battesimo dal 5 al 9 febbraio 2008.
La nuova manifestazione, organizzata da Made Eventi Srl e promossa da Federlegno-Arredo e Uncsaal, prevede di ospitare negli oltre 100.000 mq "l'intero processo edilizio dalla progettazione alla costruzione, dalla gestione e manutenzione sino alla demolizione dell'edificio".
"Il know how e l'impegno di Federlegno-Arredo - sottolinea Andrea Negri, presidente di Made Eventi - sono stati messi al servizio del nuovo progetto fieristico che interpreta le esigenze delle imprese, che chiedevano da tempo una manifestazione in grado di far crescere la propria componente estera di visitatori ed espositori, e di vincere la propria sfida competitiva almeno a livello continentale."
Il nuovo titolo recepirà anche il know how di Build Up Expo, la manifestazione da poco conclusa, organizzata da Fiera Milano, tramite la controllata Rassegne, e che Federlegno-Arredo acquisirà nei prossimi mesi. Con questa operazione Federlegno-Arredo evita il sovrapporsi di esperienze esistenti per dare spazio invece a un più ampio e articolato progetto. La matrice espositiva della manifestazione prevede una suddivisione per aree tematiche all'interno delle quali si articolano singoli Saloni specialistici, riuniti nella innovativa formula di Federazione di Saloni (sulla falsa riga di quanto avviene per il Salone Internazionale del Mobile). Si apre quindi un nuovo scenario per le manifestazioni italiane dedicate all'architettura ed all'edilizia, ovvero una integrazione tra le diverse specializzazioni e vocazioni che includeranno un titolo storico, il SAIE, per il quale è previsto lo spostamento da Bologna a Milano (come già avevo avuto modo di informarvi) e che consentirà di ampliare - e speriamo confermare - l'internazionalizzazione di questo particolare comparto fieristico, soprattutto per dare maggiore slancio alla concorrenza francese e tedesca nello stesso settore.
Fonte: Federlegno-Arredo, UNCSAAL

Technorati Profile

9.3.07

Al via il convegno sul ruolo della comunicazione nell'offerta turistica italiana


Nei giorni 26/27/28 marzo 2007, presso il Grand Hotel Miramare di Santa Margherita Ligure, si terrà il Convegno Nazionale "Quando il prodotto non basta più, il ruolo della comunicazione nell'offerta turistica italiana".
La perdita di competitività dell'offerta turistica italiana, evidente nel panorama internazionale, rende necessario affrontare in modo nuovo la pianificazione strategica e le politiche gestionali, ponendo nuova attenzione alle esigenze e preferenze della domanda, alla definizione del prodotto e al modo in cui comunicarlo e promuoverlo.
Il Convegno concentrerà gli interventi di rappresentativi operatori privati e amministratori pubblici cui verrà chiesto di rispondere ad interrogativi chiave per un nuovo modo di impostare e gestire la comunicazione del prodotto turistico.

Chi e come comunica il turismo? Come possono essere valutati le iniziative e gli investimenti prodotti in particolare dalle Amministrazioni Regionali, così come da altre realtà locali? Hanno raggiunto gli obiettivi alla base delle scelte operative? Hanno contribuito ad una generale promozione della destinazione Italia? Hanno attivato forme virtuose di competizione tra aree all’interno della penisola?
La comunicazione al turista: autenticità o impressione di autenticità? Si è in grado di rivolgersi al turista toccando le corde giuste? Si è certi di conoscerne le aspettative e le richieste, anche quelle relative all'informazione che porta e guida alla scelta e all'acquisto? Si è capaci di garantire corrispondenza tra ciò che si promuove e promette e ciò che si eroga?

A questi interrogativi risponderanno nel corso del convegno qualificati rappresentanti di importanti realtà pubbliche e private tra le quali: ENIT, Federturismo, Fiavet, Touring Club Italiano, Federcongressi ed altri soggetti pubblici e privati.
Permettetemi una chiosa a questo evento. L'attuale governo si sta impegnando per dare nuovo impulso al turismo ed alla sua comunicazione (lasciamo stare il caso del nuovo portale Italia.it e del suo logo, cose che vengono da molto, molto lontano e che nulla hanno a che fare con l'impegno di Rutelli, che delle politiche per il turismo ha la delega), ma la mia personale convinzione è che l'asso nella manica per una corretta attività di comunicazione e promozione del nostro patrimonio turistico, ce l'abbiamo i singoli operatori dell'ospitalità, che con la loro cortesia, il loro sorriso, la loro cordialità ed un occhio molto attento ai prezzi, possono, al di là di tutte le altre azioni, fare la differenza.
D'altronde, è noto che il passaparola è la migliore azione di pubblicità per chiunque sia un imprenditore dell'ospitalità.
So di dilungarmi, ma credo che l'argomento meriti qualche riflessione aggiuntiva. Faccio riferimento a tre esperienze personali, tutte positive. Due piccoli alberghi, o per meglio dire, due locande ed un residence. Il Chiostro di Bevagna (nell'omonima cittadina umbra), un luogo delizioso gestito da una coppia di rara gentilezza e cortesia (indico il link per far loro pubblicità, se lo meritano); la Locanda Romantina Pucci a Bagnoregio (VT), poche camere arredate con gran gusto, una cucina curata nei minimi particolari ed un'accoglienza non da hotel, ma da amici di famiglia, ed infine, a Vieste, il Residence Maresol, dove a giugno, per 150 euro è possibile soggiornare per una settimana nella splendida tenuta di una coppia di origini pescaresi con il dono dell'ospitalità.
Oltre l'offerta di cultura, svago e divertimento, la parte più ampia nella scelta di una destinazione vacanziera la gioca il rapporto qualità-prezzo, il trattamento ricevuto durante il soggiorno e, non da ultimo, la facilità e l'economicità dei collegamenti per la destinazione. Meritevole, in particolare, tutta l'organizzazione dell'intera città di Vieste, nella quale è possibile mangiare ottimamente e fare acquisti a prezzi assolutamente onesti (dimostrazione che il caro-euro è stato creato ad arte solo da alcuni speculatori), con un contenimento dei costi che comprende anche i gestori degli stabilimenti balneari, dal momento che con soli 7 euro al giorno è possibile noleggiare un ombrellone e due lettini per l'intera giornata (contro le punte di 50 euro che è possibile toccare sul litorale romano).

Tornando al convegno, Iil programma aggiornato e le informazioni per la registrazione sono disponibili visitando il sito www.eventi.portofinocoast.org alla sezione Turismo.
Fonte: e20express

Technorati Profile

8.3.07

Camera di Commercio di Varese: un aiuto alle PMI per la partecipazione a fiere

La Camera di Commercio di Varese ha stanziato complessivamente 300.000 euro destinati a sostenere le partecipazioni fieristiche, per l'anno in corso, delle piccole e medie imprese che hanno la propria sede o unità operativa nella provincia lombarda.
In particolare, sono finanziabili le spese sostenute (al netto dell'Iva) relative alla locazione e all'allestimento dello spazio espositivo. Le aziende potranno usufruire del contributo per la partecipazione a non più di due manifestazioni fieristiche di rilievo internazionale in svolgimento in Italia e/o all'estero.
l contributo riconoscibile è pari al 30% dell'importo complessivo delle spese sostenute (al netto dell'Iva), da un minimo di 500 sino a un massimo di 3.000 euro, per la partecipazione in forma isolata o consortile a fiere specializzate di rilievo internazionale all'estero; sempre del 30%, ma da un minimo di 200 fino a un contributo massimo di 1.500 euro, per la presenza a fiere specializzate di rilievo internazionale in Italia.
Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi alla Camera di Commercio di Varese.
Fonte: Assofiere

Technorati Profile

6.3.07

A Napoli arriva la fiera del sale

Questa ci mancava, una fiera sul sale. Il 13 marzo prossimo, alle ore 11, alla Città del Gusto di Roma, verrà presentata SALTEXPO, la prima fiera-evento internazionale dedicata al sale, "protagonista della gastronomia, della storia, della letteratura, dell'arte, salute, ambiente, turismo e cultura" (cisì recita il comunicato stampa di presentazione dell'evento).
L'evento fieristico, che sarà ospitato dalla Mostra d'Oltremare a Napoli dal 3 al 6 maggio 2007, mira a far conoscere le opportunità e le possibilità di una risorsa all’apparenza scontata e alla portata di tutti. All’interno dei padiglioni espositivi sarà creata un’area mercato innovativa in cui i produttori di sale, gli esponenti di saline nazionali e internazionali, le aziende alimentari, cosmetiche e artigianali presenteranno al pubblico i loro prodotti. Si potrà comprare il sale rosa o quello nero ma anche scoprire che il sale è utilizzato per il formaggio stagionato e nell’acqua, sulle strade congelate e per tingere i tessuti.
L'evento si svolge sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il contributo della Regione Campania e la collaborazione dell'immancabile Gambero Rosso per la sezione gastronomica (con tanto di libro di ricette salate realizzate da grandi chef), e del Touring Club Italiano per la parte turistica e divulgativa con la pubblicazione di un libro sulle saline italiane.
Permettetemi una considerazione personale su questa iniziativa. Il tema è sicuramente originale, nel senso che nessuno ci aveva mai opensato prima e comunque gli impieghi del sale vanno oltre il semplice utilizzo culinario, ma pensandoci e ripensandoci e, soprattutto navigando nel sito che accompagna il progetto della manifestazione, c'è qualcosa che non mi torna.
Mi chiedo: c'è effettivo bisogno di una manifestazione del genere?
Visto il contributo di soggetti pubblici, i soldi per finanziare questo progetto potevano essere investiti in maniera maggiormente proficua?
Quale futuro attende questa mannifestazione? Vi è un progetto a lungo termine per consentirne la ripetitività, oppure siamo di fronte ad un evento saltuario?
Non vorrei sembrare particolarmente cattivo, ma all'interno del sito era necessaria un'ostentazione di foto e curriculum dei soggetti ideatori e gestori della manifestazione?

Technorati Profile

5.3.07

Walter, l'asso pigliatutto


Nella mia assidua attività di lettore di quotidiani, un articolo particolarmente interessante riguardante l'attività fieristica a Roma, pubblicato da La Stampa (a firma di Marta Corbi), è balzato all'attenzione dei mieri occhi, lo scorso venerdì.
A beneficio di chi non lo avesse letto, ne riporto intergralmente la parte pubblicata nell'internet.
"Roma caput mundi, diceva Cicerone. Anzi, dice Walter Veltroni, il sindaco che preso da irrefrenabile crisi bulimica, dopo aver disturbato parecchio il suo collega Massimo Cacciari con l’organizzazione della festa del Cinema, adesso punta dritto verso Genova replicando sotto al cupolone la fiera della Nautica. Un boat show con esposizione «a terra» che presto potrebbe allargarsi, però, anche sui moli di Fiumicino.
E Genova trema. Sindaco assopigliatutto, o invece piccolo premier di una città-stato che sempre più assume aspetto e contenuti di un’ideale "Veltronia" come ha ironizzato qualcuno. Le ambizioni sono ecumeniche e spaziano senza limiti. Ma guai a parlare di «entrate a gamba tesa» nell’orticello altrui adesso che la minaccia della concorrenza nautica colpisce Genova. Inutile, del resto, è stato parlarne anche prima quando i lamenti arrivavano dalla vecchia signora lagunare minacciata dall’artrite e dalla giovane Hollywood sul Tevere. Con tanto di mercato per il Cinema, il vero colpo di genio di Veltroni, una mannaia che ha colpito Venezia incapace per risorse e logistica di organizzare l’incontro di domanda e offerte sulle sue rive. Roma ha avuto invece dodici milioni di sponsor per provarci e un’intera strada, via Veneto, adibita a market, con gli alberghi precettati e le sale dei Cinema pronte a proiettare film ogni due ore solo per i compratori stranieri. Sean Connery, Richard Gere, Nicole Kidman Leonardo Di Caprio sono tutti accorsi alla corte di Walter per far brillare ancora di più la sua aureola glamour. E all’inizio di febbraio Veltroni è tornato a Los Angeles dove ha incontrato le maggiori case di produzione cinematografica per promuovere la sua Festa-festival e convincere altre star a partecipare. Venezia è avvertita.
Nessun patto da gentiluomini tra sindaci, dunque. La nuova stagione non prevede zone franche. E presto se la dovrà vedere con Roma anche Milano. Perché anche se non in molti se ne sono accorti, poco più di un mese fa a Roma una notizia è rimbalzata sulle passerelle della moribonda Alta Moda femminile: la prossima stagione sfilerà anche quella maschile. A gennaio c’è stata la prova generale con uno show di griffe sartoriali per «lui». Ma da luglio si cambia come ha anticipato il vicesindaco Maria Pia Garavaglia: «Il prossimo anno sfilerà la moda maschile. Alto artigianato e made in Italy. Presenza importante per dare completezza alla manifestazione». Il comune è pronto ad investire e questo nuovo appuntamento per lo stile maschile non darà fastidio solo a Milano ma anche a Firenze.
E allarme anche a Torino dove il Salone del Gusto Slow food potrebbe iniziare a sentire alle spalle il fiato romano. Più di qualche voce ha sussurrato dell’interesse del sindaco per il regno di Stefano Bonilli, la Città del Gusto. Una nuova «figurina» per colmare la collezione veltroniana ("Casa del Cinema", "Casa della Cultura", "Casa del Jazz", "Casa dei giovani" e chi più ne ha più ne metta) e magari per organizzare un mega appuntamento per buongustai.
Si preoccupa Salsomaggiore, la sede militante delle miss italiane, dove ogni anno viene eletta la reginetta d’Italia. Anche in questo settore «estetico» si è sentito l’interesse del Comune di Roma disposto ad accogliere l’intera macchina organizzativa della famiglia Mirigliani. Intanto il prossimo appuntamento è con la Nautica, Fiera salutata ieri in Campidoglio, sulla terrazza Caffarelli dei musei capitolini, dalla Garavaglia che ha rivendicato il varo di questo appuntamento con la storia della città: fondata dai discendenti di uomini venuti dal mare e, quindi, con un’antica vocazione marina, spesso dimenticata. Fino a Walter che se ne è ricordato. «Questa fiera è un buon inizio», ha spiegato la Garavaglia. Dal comunicato dell’organizzazione si intuisce il futuro «espansionistico» della mostra: «Roma aspira a diventare con il Boat Show la principale metropoli del bacino del Mediterraneo in termini di attività nautica, una vera e propria Capitale del Mare». E nessuno dica poi che non era stato avvertito."

Technorati Profile

2.3.07

Friuli Venezia Giulia, marketing turistico da 110 e lode


Riporto da un'articolo di Elisabeth Och su Comunicazione Italiana del 27 febbraio scorso, riguardo la presenza della regione Friuli Venezia Giulia all'ultima edizione della BIT di Milano.
"Se l'Europa allargata punta a diventare "unita nella diversità", il Friuli Venezia Giulia lo è già. In un luogo in cui Alpi e mare Adriatico rappresentano i due estremi, si incontrano la cultura italiana, slava e germanica in una sorta di melting pot di tradizioni, lingue e confessioni.
Ecco allora che, in pochi metri quadrati di stand, si poteva passare dai monti rocciosi corrosi dal carsismo alla sabbia dorata della riviera adriatica. In alto le immagini scorrevoli della Barcolana invitavano i visitatori a tuffarsi nelle acque trasparenti del golfo di Trieste. Per chi desiderava le brezza di un viaggio sulle Frecce tricolori, poteva infilarsi in un simulatore. Chi invece preferiva un passatempo più tranquillo come il mosaico, poteva dilettarsi insieme ai maestri mosaicisti della scuola di Spilimbergo.
Poi i prodotti tipici, primo fra tutti il prosciutto di San Daniele appeso ad essiccare. E per finire il pranzo in perfetto stile friulano, un caffè e una grappa, dei più pregiati come il Friuli Venezia Giulia sa produrre. Infatti, lo stand di BIT ospitava ventidue grandi aziende italiane, brand leader del Friuli Venezia Giulia, oltre a sei aziende in co-marketing. Tra queste Missoni sport che, per l'occasione, aveva creato gli abiti delle hostess di sala. E in sottofondo, ad allietare la visita, la musica di PlayRadio, media partner dell'evento.
Insomma, la voglia di passare un weekend a Trieste, una settimana di mare a Lignano Sabbiadoro o qualche ora al museo di Villa Manin c'è tutta dopo essere stati a BIT. Se diventare "ospiti di gente unica" è la promessa, come recita lo slogan scelto dalla Regione, essere accolti da esperti di marketing territoriale è la certezza."

Technorati Profile

1.3.07

Ritorna l'appuntamento con AgriValtellina


Leggo oggi su Vaol.it, il giornale on line della Valtellina e Valchiavenna, di una manifestazione fieristica dedicata alla zootecnia e all'agricoltura, organizzata da Eventi Valtellinesi con il supporto di istituzioni locali.
L'appuntamento, programmato per il 17 e 18 marzo prossimi ed ospitato dall Polo fieristico provinciale e dal Centro zootecnico di Morbegno, prevede momenti di conoscenza del mondo agricolo e della filiera zootecnica, dall'allevamento alla produzione lattiero casearia, ampi spazi espositivi riservati agli operatori del settore, spettacoli e intrattenimenti a tema per adulti e bambini.
"L'obiettivo - spiega il presidente di Eventi Valtellinesi, Silvano Passamonti - è contribuire alla crescita del comparto e consolidare la fiera agricola quale appuntamento di riferimento, una vetrina interattiva e dinamica capace di superare i confini provinciali come testimoniano i riscontri delle passate edizioni con oltre 15.000 presenze".
Il programma di AgriValtellina prevede molte iniziative, tra le quali spiccano il meeting dei giovani allevatori e degli studenti dell'Istituto tecnico agrario di Sondrio che verterà sulla conoscenza del cavallo Haflingher e delle capre autoctone Frisa e Orobica.
Le iniziative proposte dal Consorzio di Tutela Valtellina Casera e Bitto saranno invece incentrate sul Valtellina Casera Dop, con la possibilità di apprendere le tecniche di produzione del celebre formaggio nelle aule didattiche promosse in collaborazione con l'Alda, Associazione Lombarda per la Didattica in Agricoltura.
Gli studenti del Centro Professionale di Sondrio proporranno percorsi di degustazione guidata volti a valorizzare il meglio della gastronomia locale. A deliziare i palati contribuiranno i piatti realizzati dall’Accademia del Pizzocchero di Teglio, sodalizio impegnato nel portare avanti iniziative che contribuiscano a valorizzare ed accrescere la conoscenza dell'enogastronomia valtellinese anche come espressione di costume, di civiltà e di scienza.

Technorati Profile