Ebbene, qualche giorno fa ho fatto richiesta di entrare in una delle comunità professionali di Neurona (Metacom per l'esattezza, nella quale si parla, per l'appunto, di come le persone comunicano utilizzando i nuovi media) e per tutta risposta vengo contattato da una certa Manuela P. (cognome ignoto, forse la sorella di Melissa P.?), 26 anni, neolaureata in Scienze della Comunicazione e moderatrice della comunità, nessuna esperienza lavorativa al suo attivo, la quale mi propone 5 domande 5 che, in base alle risposte, decideranno della mia idoneità a far parte di questo club esclusivo e che, per completezza d'informazione, vi riporto:
- Cosa vuol dire per TE comunicare?
- Quale ritieni sia il miglior canale di comunicazione?
- Che contributo pensi di poter dare a questa Community?
- Come pensi che questa Community può aiutarTI?
- Quanto tempo pensi di poter concedere a questa comunità?
(scritto proprio così, con TE e TI tutti maiuscoli).
Premesso che non sono una persona suscettibile, né tanto meno permalosa, ma secondo voi, a 42 anni e dopo quasi 23 di attività nel campo della comunicazione e del marketing, è necessario ottemperare a tale obbligo per far parte di una comunità internettiana?
Ho chiesto per caso di essere assunto a tempo indeterminato in una società (sai, prima di prenderti in casa, vogliamo sapere come la pensi)?
Che ne pensate di questo modo di gestire le relazioni in rete?
2 commenti:
premetto che non conosco neurona, da come ne parli, sembra un progetto interessante. Le domande poste mi sembrano domande da manuale, simili a quelle domande che ti fanno al primo incontro delle vendite piramidali. Non sono poste in maniera corretta, ci si aspetta un linguaggio diverso per fare parte di una comunità. Dalle cose che ho letto, mi dai l'idea di una persona che non ha nulla da imparare, anche se comprendo l'esigenza di sperimentare cose nuove... aggiornaci
Sono iscritto anch'io a Neurona in quanto l'idea di base sembrava interessante. Certo che se le premesse sono come quelle descritte da Fabrizio, l'idea sembra un po' zoppa. C'è però da considerare che personaggi seri come Fabrizio Cataldi di Comunicazione Italiana e Amato Matarrese hanno delle loro comunità in Nurona. Sulla questione riportata da Fabrizio Olati farei una segnalazione all'amministratore del sito, ammesso che sia identificabile, cosa che non ho ancora verificato.
Posta un commento