Inauguro oggi una nuova rubrica, che vede la collaborazione di Gabriele Rossi, caro ex collega e da tempo responsabile marketing e comunicazione di una società operativa nel campo dell'elettronica.
Questo è il primo post, spero di una lunga serie, che contribuisce ad arricchire le collaborazioni esterne di professionisti, a volte distanti dal mondo delle fiere, ma certamente attivi nel campo della comunicazione e del marketing e che stanno contribuendo, con preziose testimonianze, ad arricchire il dibattito innescato da questo blog.
Buona lettura.
1. Attenzione personale verso il cliente. Sempre, non solo quando ci dà
lavoro.
2. Consapevolezza che siamo tutti nello stesso mercato, per cui oggi siamo
noi a parlare, domani potranno essere loro. Quindi se non siamo bravi a farci ascoltare, non lo saremo neanche ad ascoltare loro.
3. Consapevolezza che dobbiamo comunicare sullo stesso livello culturale: mai impermalosire l'interlocutore mettendolo in una condizione di
inferiorità estetica: "Guardate che stile abbiamo noi e quanto è di basso
livello la vostra comunicazione! Diteci bravi!"
4. Attenzione verso la piena soddisfazione del cliente come obiettivo di
qualità totale.
5. Umiltà: siamo consapevoli di non essere perfetti, rispettivamente, nel
soddisfare al 100% le aspettative del cliente, nella qualità del prodotto e
nella qualità del servizio postvendita. Ma operiamo per un miglioramento continuo.
6. Semplicità.
7. Lavoro di squadra tra aree aziendali in spirito di collaborazione: questi
in quell'azienda si parlano fra loro e lavorano insieme in un buon clima. Comunicarlo solo se è vero! Le bugie hanno le gambe corte.
8. Rispetto del tempo del cliente: "Avrebbero potuto telefonare, come fanno
tutti, disturbando il mio lavoro. Invece che nella voce, le parole le hanno messe
in un messaggio di posta elettronica che può essere aperto in differita,
quando mi è più comodo leggerlo ed estenderlo velocemente ai miei
collaboratori."
9. Il cliente non è un limone da spremere per aumentare il fatturato
e arrivederci e grazie; è un interlocutore con cui fare reciprocamente
business e svilupparsi nel tempo.
10. Educazione. Il cliente pensa che chi decide in azienda ha scelto con
cura ed attenzione le persone con cui collaborare. Persone che non hanno verso il
cliente il classico "sguardo assente".
Gabriele Rossi
Josè Saramago : "Noi non siamo ciò che diciamo di essere, siamo il credito che ci
danno gli altri".
Translate this blog in english
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
Consigli preziosi..terrò presente!
Simone,
grazie della tua visita.
Fabrizio
marketingfieristico.blogspot.com
Posta un commento