24.5.07

L'impatto delle trasformazioni della distribuzione sulle fiere (quinta parte)

Chiudo oggi la serie dei post dedicati all'analisi dei cambiamenti subiti dalle fiere a seguito delle trasformazioni nella grande distribuzione, analizzando gli ultimi sue settori: moda ed articoli da regalo.
Per quanto riguarda il settore della moda, non appaiono all'orizzonte cambiamenti sostanziali.
La moda vede attivi sul mercato (oltre alle aziende produttrici) grandi distributori e piccoli distributori. Entrambi sono accomunati dall'essere visitatori della manifestazioni fieristiche internazionali con Milano e Parigi su tutte, ma con grandi numeri anche per Firenze e Roma.
Emerge quindi una marginalità degli eventi locali che riscuotono interesse solo per nicchie di prodotto destinate a target specifici, come ad esempio, l'abito da sposa e da cerimonia.
Grandi distributori e piccoli distributori perseguono, nella visita alla manifestazione fieristica, due scopi diversi: i primi, per verificare la bontà di scelte programmate con largo anticipo, mente i secondi per effettuare in sede di fiera le scelte per il futuro assortimento.
Anche per il settore degli articoli da regalo (fatta esclusione per la "regalistica" aziendale, che utilizza alcuni appuntamenti dedicati) non si notano sconvolgimenti di sorta.
Il settore ha la particolarità di contenere al suo interno categorie di prodotti eterogenee tra di loro: dalla gioielleria al complemento d'arredo, dalla cartoleria agli accessori moda.
In Italia la manifestazione più importante, di livello internazionale, è il MACEF di Milano, ma anche il Salone del Mobile riveste una certa importanza per il settore in questione: ciò perché questi sono gli appuntamenti che permettono ai distributori (spesso aziende a conduzione familiare) di avere a disposizione un'offerta sufficientemente ampia da soddisfare tutte le esigenze.
Siamo quindi di fronte ad una categoria di fiere dove non è richiesta una forte specializzazione, come abbiamo visto per altri settori.

Conclusioni.
  1. Le fiere italiane di carattere internazionale continuano a riscuotere successo, anche se forte è l'incalzare delle manifestazioni presso i mercati emergenti del sud-est asiatico.
  2. Le fiere nazionali rappresentano una valida opportunità per coloro che non possiedono i mezzi per essere presenti come espositori/visitatori agli appuntamenti internazionali.
  3. È forte la richiesta di ridefinizione di alcune manifestazioni italiane di livello internazionale in termini di contenuti e frequenza.
  4. Emerge la necessità di tenere divisi i due diversi target di visitatori: professionali e consumatori.
  5. Per alcuni settori, stanno emergendo forme alternative alla fiera (fiere interne ai produttori).
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