31.5.07
Blog e blogosfera
Girando per la rete e scorrendo i blog degli altri, ne vedo moltissimi che parlano di pubblicità, di comunicazione e di marketing e mi accorgo che, spesso, i contenuti sono gli stessi, sia in forma testuale che video.
Alcuni poi, che vengono (così sembra) tenuti in grande considerazione, forse perché i loro autori lavorano in grandi aziende o sono particolarmente conosciuti dalla blogosfera e dai vari social network, contegono post di non più di due o tre righe che raccontano di fatti più o meno personali.
Quando si parla delle regole per fare un blog di successo, che conquisti molti accessi e che magari generi anche un discreto introito pubblicitario attraverso qualche programma di affiliazione, si dice che è preferibile individuare un argomento specifico e che i post siano il più possibile originali, ovvero con contenuti non importati da altre fonti.
Avere in blog è impegnativo, è un progetto da curare giornalmente che ti obbliga a cercare notizie in rete ed a riflettere spiù in profondità su ciò che quotidianamente facciamo per lavoro.
Su marketingfieristico mi sforzo, anche attraverso un sistema di vasi comunicanti, di trasferire riflessioni e spunti che pubblico altrove. Poi è inevitabile proporre informazioni, di cui i miei lettori avvertono il bisogno, prese da newsletter o altri siti, che evidentemente non hanno una diffusione così capillare.
Altre idee che spero di concretizzare a breve saranno la possibilità, da parte mia, di inserire dei video post e di dare, a chi sarà interessato, le chiavi del blog con la possibilità di postare in autonomia notizie attinenti sempre il mondo delle fiere.
In fondo, quando hai un blog, viene fuori il giornalista (oops, forse non lo dovevo dire?) e lo scrittore che è in ognuno di noi.
Tra i blog che seguo con particolare interesse, poiché percepisco il lavoro che l'autore fa per renderlo vivo ed informato, ci sono, ad esempio, Marketing Usabile, Marketing del Vino, Marketing Park, Marketingblog, Simplicissimus e il progetto di social network di Robin Good (ce n'è anche qualcun'altro ma qui non è i caso di fare elenchi troppo lunghi).
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30.5.07
Salone del Cibo, VIP Lounge Alitalia ed altre amenità...

Purtroppo, la quasi totalità delle foto che ho l'abitudine di scattare come documentazione del lavoro svolto, anche di quelli più recenti, è in forma cartacea ed il lavoro di scansione sarebbe troppo oneroso in termini di tempo, quindi mi è impossibile renderle disponibili.
Dovete quindi credermi sulla parola e devo mettere definitivamente da parte la classica macchina fotografica.
Le immagini che troverete sono tratte dal Salone del Cibo, organizzato ai tempi della presidenza Storace (quella che ho inserito nel post ritrae lo stand dell'ARSIAL all'interno dell'area dedicata al Lazio), e dalla realizzazione di un progetto di interior design per Alitalia, nella fattispecie relativo alle nuove VIP Lounge (nelle immagini, il rinnovato scalo internazionale di Bruxelles, anche con qualche foto della capitale belga scattate durante qualche ora di pausa).
Mi sarebbe piaciuto inserire qualche immagine tratta dalla mostra mercato L'Italia delle Mille Piazze che si è svolta ad Osaka, che nonostante sia una cosa non più recente (2002), rimane uno dei lavori che più mi hanno dato soddisfazione.
Per chi volesse approfondire questo evento in particolare, può linkare qui e qui.
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29.5.07
Palafiere La Spezia: la città ligure punta su fiere ed eventi

Il nuovo spazio fieristico si sviluppa su due piani, per un totale di 5.500 metri quadrati e potrà accogliere 180 stand espositivi.
La struttura esterna sarà in zinco-titanio e sarà completamente cablata per un immediato accesso ad internet. La città ligure punta molto sul moderno Centro Fieristico per attirare nuovi eventi e rassegne.
Fonte: TTG Italia
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28.5.07
Master di Secondo livello in Exibition Design - Architettura dell'esporre
La data di scadenza per la presentazione delle domanda è fissata al 12/09/2007.
Il Direttore del Master è il Prof. Luca Basso Peressut.
L' Ente Erogatore è Dipartimento di progettazione dell'architettura del Politecnico di Milano.
L' indirizzo è via Golgi, 39 Milano.
Info:
Sig. Luca Cerone
Telefono: 02/23995657 - Fax: 02/23995638
luca.cerone@polimi.it
La scheda completa del Master è disponibile al link precedente.
Fonte: Tafter
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25.5.07
Finanziamenti per manifestazioni culturali
Potranno accedere ai contributi dell’assessorato alla Cultura i soggetti che hanno già effettuato l’iscrizione nell’elenco della Provincia di Viterbo o quelle che lo faranno in concomitanza con la presentazione della domanda, le amministrazioni e gli enti ecclesiastici.
Sono invece escluse le iniziative relative ai presepi viventi per le quali sarà a breve pubblicato un apposito bando.
Scarica appresso la modulistica.
Le associazioni che intendono partecipare al bando sono tenute, dopo aver compilato il modello on line entro il 10 giugno, a stamparlo e a farlo quindi pervenire (con marca da bollo da 14,62) a mano o inviarlo con raccomandata A/R.
Termine per la consegna del materiale cartaceo è il 25 giungo 2007. Il sostegno provinciale non potrà essere superiore a 6000 euro né inferiore a 1.000 euro e non potrà in ogni caso superare il 60% delle spese previste per lo svolgimento dalla manifestazione.
Fonte: Tafter
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24.5.07
L'impatto delle trasformazioni della distribuzione sulle fiere (quinta parte)

Per quanto riguarda il settore della moda, non appaiono all'orizzonte cambiamenti sostanziali.
La moda vede attivi sul mercato (oltre alle aziende produttrici) grandi distributori e piccoli distributori. Entrambi sono accomunati dall'essere visitatori della manifestazioni fieristiche internazionali con Milano e Parigi su tutte, ma con grandi numeri anche per Firenze e Roma.
Emerge quindi una marginalità degli eventi locali che riscuotono interesse solo per nicchie di prodotto destinate a target specifici, come ad esempio, l'abito da sposa e da cerimonia.
Grandi distributori e piccoli distributori perseguono, nella visita alla manifestazione fieristica, due scopi diversi: i primi, per verificare la bontà di scelte programmate con largo anticipo, mente i secondi per effettuare in sede di fiera le scelte per il futuro assortimento.
Anche per il settore degli articoli da regalo (fatta esclusione per la "regalistica" aziendale, che utilizza alcuni appuntamenti dedicati) non si notano sconvolgimenti di sorta.
Il settore ha la particolarità di contenere al suo interno categorie di prodotti eterogenee tra di loro: dalla gioielleria al complemento d'arredo, dalla cartoleria agli accessori moda.
In Italia la manifestazione più importante, di livello internazionale, è il MACEF di Milano, ma anche il Salone del Mobile riveste una certa importanza per il settore in questione: ciò perché questi sono gli appuntamenti che permettono ai distributori (spesso aziende a conduzione familiare) di avere a disposizione un'offerta sufficientemente ampia da soddisfare tutte le esigenze.
Siamo quindi di fronte ad una categoria di fiere dove non è richiesta una forte specializzazione, come abbiamo visto per altri settori.
Conclusioni.
- Le fiere italiane di carattere internazionale continuano a riscuotere successo, anche se forte è l'incalzare delle manifestazioni presso i mercati emergenti del sud-est asiatico.
- Le fiere nazionali rappresentano una valida opportunità per coloro che non possiedono i mezzi per essere presenti come espositori/visitatori agli appuntamenti internazionali.
- È forte la richiesta di ridefinizione di alcune manifestazioni italiane di livello internazionale in termini di contenuti e frequenza.
- Emerge la necessità di tenere divisi i due diversi target di visitatori: professionali e consumatori.
- Per alcuni settori, stanno emergendo forme alternative alla fiera (fiere interne ai produttori).
23.5.07
Blog Excellence Awards 2007

Come funziona?
Vengono presi in considerazione singoli post sui diversi blog, che dovranno essere proposti da blogger diversi dagli autori. Ogni singola proposta per un post equivale ad un voto di preferenza. Vince l’autore il cui post raggiunge il massimo numero di preferenze, e così il secondo e il terzo classificato, ma ad ogni post votato verrà assegnato un riconoscimento e un link.
Marketing fieristico partecipa a questo concorso per la sola sezione marketing ed i post che potrete votare saranno contraddistinti da un banner apposito, posto come mia abitudine, all'inizio del post, come vedete anche in questo (che però non partecipa al concorso).
Cosa si vince?
Niente di tangibile, non ci sono premi di valore se non una cosa preziosa per ogni webmaster, visibilità e popolarità.
Infatti a ciascun post votato verrà riservato un link sui siti promotori e il banner che è visibile all’inizio di questa pagina.
Il regolamento completo, con le relative istruzioni per il voto, lo trovate qui.
A questo punto, cari amici blogger e navigatori di Marketing fieristico: votate, votate, votate.
22.5.07
Da Exhibition Manager ad Exhibition Advisor
Sono quindi un consulente che mette a disposizione di aziende dirette - ma anche di agenzie di comunicazione - le proprie competenze ed il proprio know how per gestire al meglio i budget stanziati per partecipare a manifestazioni fieristiche, sia in Italia che nel mondo.
La consulenza che metto a disposizione è "a tutto tondo" ed è quindi comprensiva anche di quella progettualità e di quegli aspetti organizzativi e logistici, di fondamentale importanza per partecipare con successo alle manifestazioni fieristiche.
Il mio obiettivo, ma sarebbe più corretto parlare di modus operandi, parte da un'analisi di ciò che l'azienda ha fatto in termini di partecipazioni fieristiche, e quali risultati queste hanno dato.
Per poi proseguire con un'analisi delle caratteristiche del/i mercato/i di riferimento in cui l'azienda opera e dei trend in corso, in relazione all'utilizzo delle fiere, come mezzo di comunicazione, relazione e prospettive di vendita.
Attraverso queste analisi preliminari, viene predisposta una griglia che rappresenta le condizioni migliori di utilizzo di quella fetta di budget di comunicazione, allocato per le fiere, quindi numero di manifestazioni alle quali essere presenti, titoli, dimensione dello stand, caratteristiche dello stand, produzione da esporre, materiali promozionali da produrre, e così via.
Come sempre, in questa attività, conta molto, anzi direi che è assolutamente fondamentale, la tempistica con la quale si affrontano le necessità. La programmazione è la fase più delicata e quella che richiede maggior tempo e maggior dedizione.
La posizione di Advisor mi consente di dare anche nuovo impulso alla mia attività di formatore nel campo del marketing e della comunicazione, attività che svolgo da oltre 10 anni.
Se volete saperne di più, scrivetemi.
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21.5.07
FormPA 2007, impressioni sugli espositori

L'afflusso di pubblico non è particolarmente importante, ma è nella norma visto che siamo al primo giorni di fiera.
Oltre alla presenza delle istituzioni, delle aziende di servizi (editoria specializzata, software houses, agenzie di stampa, associazioni varie) quello che a me interessa particolarmente è la quantità - e la forma - della presenza degli enti territoriali.
La palma allo stand più bello, va ex aequo al Comune di Napoli alla Regione Piemonte.
La Regione Puglia, con il nuovo corso targato Vendola, punta sui lavori in corso nella Regione, per realizzare un ente locale a misura di cittadino, soprattutto per quanto concerne la Sanità.
Nello stand della Regione Emilia Romagna, mi ha incuriosito il progetto di radio on line messo in piedi dall'ente.
La Regione Calabria, come sempre, punta sulla "gola" con una esposizione che unisce e-government e soppressata.
Il premio alle hostess più belle va alla Provincia di Cosenza ed al Sole 24 Ore.
In fiera, il WiFi di Fastweb (l'unico accessibile senza password) va e viene ed a tratti ho potuto fare a meno del mio telefono cellulare.
Sono le 15 ed il giro in fiera è pressoché terminato: mi aspetta un incontro professionale tra circa mezz'ora, poi se avrò tempo e se le distanze lo permetteranno, ho in previsione di recarmi al Caffè Doney in via Veneto per incontrate Antonio Tombolini.
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Nuova Fiera di Roma, in diretta dal FormPA 2007

Impressioni: la Nuova Fiera di Roma (che già avevo visitato in occasione della sua inaugurazione) è una cattedrale nel deserto. La disorganizzazione regna sovrana; mancanza di segnaletica ed informazioni sui reali accessi ai padiglioni, generano disorientamento tra i visitatori che sono costretti, come il sottoscritto, a percorrere circa 3 km a piedi prima di arrivare alla porta di accesso, quella Nord.
Il Quartiere è ancora in costruzione e molti spazi sono stati attrezzati con metodi di fortuna. Ho scattato delle foto che inserirò nella mia pagina di Flickr, non appena le avrò scaricate sul mio pc.
Questa mattina un incontro presso lo stand della Presidenza del Consiglio dei Ministri (il più grande di tutta l'esposizione) con una mia ex cliente in Sviluppo Lazio, con la quale abbiamo parlato dei bei tempi andati ed abbiamo discusso di eventuali nuove sinergie.
Oggi pomeriggio alle 16, incontro con un nuovo probabile cliente.
Questa mattina rapido passaggio attraverso due dei quattro padiglioni nei quali si articola la Fiera.
Vi aggiornerò più tardi con un nuovo post. Proseguo la visita.
Stay tuned.
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18.5.07
Teatro indipendente: a Roma Teatri di Vetro
La straordinaria produttività del territorio e la molteplicità dei linguaggi corrispondenza nella struttura della manifestazione, che coinvolgerà diversi luoghi della città per tre distinte sezioni artistiche: spettacoli, performance, studi.
Si tratterà di una vera e propria “fiera”: undici giorni di teatro, di spettacoli, di studi, di riflessioni comuni, di approfondimenti, dal Teatro Palladium a diversi spazi della Garbatella.
Contribuirà a rafforzare la visibilità di ogni singola realtà partecipante il Catalogo del teatro indipendente di Roma e Provincia 2007 in cui confluiranno, senza selezione, i materiali e le schede di presentazione inviati alla Direzione artistica.
Teatri di vetro, fiera/mercato del teatro indipendente
Roma, 17-27 maggio 2007
Info: Triangolo Scaleno Teatro -Via dei Latini, 4 Roma - Tel. 06 4441218
Fonte: Tafter
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17.5.07
Roma, Forum PA 2007 apre i battenti lunedì

In questo post non fornisco ulteriori ragguaagli sulla manifestazione, rimandando alla visita del sito web, il cui link è poco sopra (ed anche nell'elenco a destra del post).
Io sarò presente il primo giorno, lunedì, per alcuni incontri professionali.
Se ci riuscirò, seguirò un paio di convegni dedicati ai piccoli comuni (non ve l'ho mai detto, ma curo anche la comunicazione e le relazioni con i media di un piccolo comune della provincia di Rieti), ma una cosa me la sono ripromessa: dotato del mio Mac e del mio cellulare, compatibilmente con la durata delle batterie e sperando anche di trovare qualche presa volante, posterò dalla Fiera alcuni commenti e impressioni in diretta e, se ci riesco, anche qualche video.
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16.5.07
L'impatto delle trasformazioni della distribuzione sulle fiere (quarta parte)

Tuttavia, proprio questo cambiamento, che rappresenta un adeguarsi a ciò che nel resto dell'Europa occidentale era la norma da molto tempo (mi permetto di fare una distinzione tra Europa occidentale ed orientale, in quanto i diversi regimi politici hanno determinato politiche distributive profondamente diverse anche se i Paesi dell'Est stanno recuperando a grande velocità), ha finito per attribuire un valore diverso alle fiere di settore.
Le grandi fiere internazionali italiane (Cibus, Vinitaly, Marca) e straniere (World of Private Label, Anuga e Sial) riscuotono comunque successo, ma non sono più luoghi del rapporto privilegiato tra produzione e buyer, in quanto questi sono ormai continui ed estesi ad ogni luogo: semmai, costituiscono un momento per valutare le tendenze della produzione e valutare l'inizio di nuove collaborazioni commerciali.
Le fiere, oltre a quelle internazionali, anche le molte altre a livello nazionale, seguitano ad essere i market place di riferimento per i piccoli distributori e per gli operatori del canale away from home, ovvero quello della ristorazione, che sebbene abbia visto lo sviluppo di molte catene, rimane ancora un settore estremamente frammentato, con la presenza
di moltissime piccole e micro aziende.
Ma anche la grande distribuzione è interessata a questi appuntamenti, dove ha la possibilità di incontrare quei produttori tipici locali le cui specialità spesso non vengono proposte dagli intermediari (grossisti) e che consentono di creare "integrazioni assortimentali a carattere temporale" od operazioni a più ampio respiro come quella realizzata da Conad con il marchio "Sapori&Dintorni".
Fonte: TradeLab per AEFI
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Approccio al cliente: 10 consigli per il P.E. (Paradigma Efficacie)
Questo è il primo post, spero di una lunga serie, che contribuisce ad arricchire le collaborazioni esterne di professionisti, a volte distanti dal mondo delle fiere, ma certamente attivi nel campo della comunicazione e del marketing e che stanno contribuendo, con preziose testimonianze, ad arricchire il dibattito innescato da questo blog.
Buona lettura.
1. Attenzione personale verso il cliente. Sempre, non solo quando ci dà
lavoro.
2. Consapevolezza che siamo tutti nello stesso mercato, per cui oggi siamo
noi a parlare, domani potranno essere loro. Quindi se non siamo bravi a farci ascoltare, non lo saremo neanche ad ascoltare loro.
3. Consapevolezza che dobbiamo comunicare sullo stesso livello culturale: mai impermalosire l'interlocutore mettendolo in una condizione di
inferiorità estetica: "Guardate che stile abbiamo noi e quanto è di basso
livello la vostra comunicazione! Diteci bravi!"
4. Attenzione verso la piena soddisfazione del cliente come obiettivo di
qualità totale.
5. Umiltà: siamo consapevoli di non essere perfetti, rispettivamente, nel
soddisfare al 100% le aspettative del cliente, nella qualità del prodotto e
nella qualità del servizio postvendita. Ma operiamo per un miglioramento continuo.
6. Semplicità.
7. Lavoro di squadra tra aree aziendali in spirito di collaborazione: questi
in quell'azienda si parlano fra loro e lavorano insieme in un buon clima. Comunicarlo solo se è vero! Le bugie hanno le gambe corte.
8. Rispetto del tempo del cliente: "Avrebbero potuto telefonare, come fanno
tutti, disturbando il mio lavoro. Invece che nella voce, le parole le hanno messe
in un messaggio di posta elettronica che può essere aperto in differita,
quando mi è più comodo leggerlo ed estenderlo velocemente ai miei
collaboratori."
9. Il cliente non è un limone da spremere per aumentare il fatturato
e arrivederci e grazie; è un interlocutore con cui fare reciprocamente
business e svilupparsi nel tempo.
10. Educazione. Il cliente pensa che chi decide in azienda ha scelto con
cura ed attenzione le persone con cui collaborare. Persone che non hanno verso il
cliente il classico "sguardo assente".
Gabriele Rossi
Josè Saramago : "Noi non siamo ciò che diciamo di essere, siamo il credito che ci
danno gli altri".
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15.5.07
Viticoltori Italiani e nuovi mercati

Ripropongo in versione integrale l'intervento di Karl (leggibile anche nel suo blog) in quanto credo che meriti una meditazione.
"Nel mercato del vino internazionale è un dato certo, più di una bottiglia su tre, dei tre paesi principali produttori di vino cioè Italia, Spagna e Francia, viene consumata fuori dal territorio nazionale di produzione.
Nel 2006 le esportazioni di vino hanno rappresentato il 34,5 % del consumo mondiale contro il 18% di dieci anni fa. Il volume d'esportazione rispetto all'anno passato è aumentato del 5,3% (83,1 milioni di ettolitri).
Nel 2006 i sei principali esportatori di vino del "nuovo mondo" (Argentina, Cile, Africa del Sud, Nuova Zelanda e Stati Uniti) in continua crescita, hanno raggiunto una quota di mercato che si attesta oramai al 27,4% (insieme Italia Spagna e Francia rappresentano il 55% della quota di mercato).
Buone nuove per i produttori italiani che rimangono leader con 17 milioni di ettolitri contro i 15 dell'anno precedente, in particolare grazie ai vini provenienti dalla regione Toscana, Veneto, Piemonte.
Tutto bene? No non va tutto bene, anche se è indubbio che è un periodo positivo, ma non è positivo per tutti i produttori, in quanto le esportazioni di vino, riguardano solo le grandi aziende, mentre i piccoli produttori hanno difficolta a commercializzare i prodotti, anche se non mancano le eccezioni.
La produzione mondiale nel 2006 è compresa tra 279,3 milioni di ettolitri e 287,3 il consumo sui 24o. Siamo in una situazione di sovrapproduzione di vino che da un parte vede contrapposti i produttori di vino dall'altro i consumatori, dato che si riduce sempre di più il consumo del vino pro capite in tutti i paesi produttori.
La concorrenza dei paesi del nuovo mondo (Argentina, Cile, Nuova Zelanda, Africa del Sud, Stati Uniti) inizia a farsi sentire sui mercati europei, grazie all'ottimo rapporto qualità/prezzo, mentre emergono sempre di più nuovi paesi produttori come il Marocco, la Cina e il Brasile. Sono inoltre in arrivo i paesi dell'Europa dell'Est, che hanno intenzione di posizionare i loro vini sui mercati dell'Europa Occidentale.
Così molti produttori vedono nella possibilità di esportazione, l'unica risorsa per riuscire a vendere il loro vino. Se ciò corrisponde a verità, dove?
Il cambio euro/dollaro così alto aiuta l'esportazione di vino?
L'Unione Europea vorrebbe fare ridurre le superfici vitate come possibile soluzione di sovrapproduzione e delle previsioni di riduzione di consumo di vino.
Io credo che nonostante il nostro paese sia leader nella produzione di vino, è necessario, per mantenere la nostra leadership, l'impegno di tutti attraverso non solo una copertura dei mercati esteri più incisiva, ma anche nell'elaborazione di nuovi vini con un ottimo rapporto qualità prezzo, anche al di fuori delle etichette DOC e IGT.
I nuovi mercati non sono una panacea, una soluzione dei nostri problemi, in quanto tradizione e cultura sono molto diversi. Invito alcune aziende a guardare nel loro territorio per recuperare quel mercato che hanno perso e che stanno perdendo.
Con questo non voglio dire che non devono cercare nuovi mercati, ma sceglierne solo alcuni più interessanti per non disperdere energie. Bisogna che imparino a costruire con i mercati un rapporto di continuità e di dialogo con i consumatori."
* dati liberamente tratti dall'ultima pubblicazione sul mercato generale del vino del 2006 a cura dell'Organisation International de la vigne et du vin.
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14.5.07
Vitigno Italia lancia il Personal Wine Trainer

"Sono passati i tempi in cui c’era quel tipo biondo al Grande Fratello che diceva in un americano storpiato e irriconoscibilmente barese che nella vita faceva il personal cheiner. Oggi Vitigno Italia, manifestazione partenopea dedicata all’autoctono lancia il Personal Wine Trainer, un sommelier personale stile personal shopper, capace di fare da guida tra le migliaia di vini in mostra impartendo al tempo stesso qualche lezione sulla degustazione del vino…
Il servizio è disponibile per un’ora o per un’intera giornata, per una o massimo 8 persone, e sia in inglese che in italiano al costo di 40 euro/ora (iva esclusa).
Un bella idea che si trova perfettamente in linea con tutta una gamma di servizi fatti su misura che ora vanno particolarmente di moda perché sono in grado di aggiungere il valore aggiunto della personalizzazione - meglio ancora se in un evento alienante come una fiera stracolma di gente…
Per i dettagli visitare la pagina dedicata."
Fonte: www.marketingdelvino.it
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11.5.07
Interior design

Esiste infatti una profonda differenza tra la progettazione di uno spazio temporaneo quale è uno stand, ed uno destinato a durare nel tempo, quale è un'abitazione.
Nello stand si seguono canoni progettuali diversi, anche se spesso si tende a farli assomigliare a dei luoghi destinati all'abitare per caricarli di significati più aderenti al vissuto quotidiano. Ma tendenzialmente si tende a sperimentare di più, ad utilizzare materiali che difficilmente troverebbero spazio in un'abitazione, mentre l'impiantistica è meno invasiva e spesso non hai un soffitto con il quale confrontarti.
Lo stand lo tratti (almeno io faccio così) come un progetto grafico: per me è un'impaginazione grafica a tre dimensioni, quella che cataloghiamo come progetto delle "grandi immagini", dove il "grande" è appunto riferito alla dimensione fisica. Un'immagine che deve vissuta dai suoi abitanti per non più di 3 o 4 giorni consecutivi.
Un appartemento, al contrario, lo devi vivere così come è, per anni. L'importanza degli spazi divisi per funzioni d'uso è preminente - anche se può essere particolarmente fluida - e l'impiantistica svolge un ruolo predominante fino ad influenzare l'intero progetto (ad esempio, progettare una luce diretta o luce diffusa determina impianti diversi e scelte estetiche diverse, così come l'impianto di climatizzazione o quello audio/video).
Come al solito, quando si deve affrontare un nuovo lavoro, ci si sente come quando a scuola, con il foglio bianco davanti, ci si chiedeva come e da dove iniziare il componimento.
L'aver scritto queste note mi fa venire in mente che potrei dare un po' di spazio, tempo permettendo, agli aspetti progettuali della standistica. Vedremo.
Naturalmente cercherò di fare delle foto e di mostrarle in questo blog, quando il lavoro sarà finito e credo che ci vorranno un bel po' di mesi.
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L'impatto delle trasformazioni della distribuzione sulle fiere (terza parte)

Le fiere europee tengono (quelle italiane e tedesche, per prime) e seguitano ad essere i punti di riferimento: Euroluce ed Intel (quest'ultima ha cambiato faccia e nome proprio quest'anno, legandosi ad altri eventi legati all'architettura e all'edilizia) sono biennali già da molti anni, quindi rispondono in modo adeguato alle richieste del mercato, così come la tedesca Light&Building.
La legge 46/90 ha abbattuto il "fai-da-te" nel campo dell'impiantistica in generale, quindi da un lato ha ribadito l'importanza delle fiere b2b, e dall'altro ha reso meno attraenti le fiere del sud-est asiatico (al contrario di quanto avviene per altri settori) caratterizzate dall'esposizione di prodotti di minor qualità, non rispondenti alle normative europee in tema di sicurezza.
Italiani e tedeschi, sono poi i detentori nel campo degli apparecchi illuminanti, di un primato sia tecnologico che di design, con gli italiani più votati al design, ed i tedeschi alla tecnologia.
Da rilevare che, pur essendo le manifestazioni italiane di respiro internazionale (entrambe si tengono a Milano), il visitatore tipo proviene dalla Lombardia e dal Triveneto, regioni che insieme costituiscono il 70% del mercato italiano del settore.
Ecco spiegato il successo di molte manifestazioni a carattere locale (anche se classificate internazionali) come Mediel di Napoli (la Campania è una regione con una grandissima tradizione nella produzione artigianale di apparecchi illuminanti) che raccoglie l'offerta e la domanda del centro-sud d'Italia.
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10.5.07
Nuovo avviso ai naviganti
Personalmente non ho problemi a rispondere, anzi, il blog è fatto per interagire, altrimenti cosa siamo qui a fare?
Ma poiché la piattaforma di Blogger non lo consente direttamente, se non attraverso un altro mio commento che però verrebbe letto solo ricollegandosi a quel post, approfitto per ribadire che se desiderate approfondire seriamente le tematiche affrontate, non potete celarvi dietro l'anonimato ed è necessario che lasciate almeno un vostro indirizzo di posta elettronica, come altri hanno fatto, con la promessa che verrà utilizzato solo per questo scopo.
Technorati Profile
A Cervia "Lex Expo", la fiera delle professioni legali

Con le liberalizzazioni decise dall'attuale governo, anche i professionisti, al pari di quanto accade già da moltissimi anni nei Paesi di cultura anglosassone, potranno effettuare azioni promozionali delle proprie attività e studi di consulenza.
Commercialisti, ingegneri, architetti, geometri ed avvocati hanno a disposizione l'utilizzo di leve di marketing fino a poco tempo fa inaccessibili per le categorie citate.
Proprio quest'ultimi, gli avvocati, sono parsi fin da subito i più attivi su questo nuovo fronte della comunicazione. Ecco quindi la necessità di una fiera, nata da un'idea di Paola Parigi, avvocatessa, insieme a Pietro Bembo.
Nel sito (il link è all'inizio del post) sono disponibili tutte le informazioni sull'evento. Comunicatori ed esperti di marketing non possono che accogliere con favore l'apertura di un nuovo canale che, si spera, saprà essere foriero di nuove attività.
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9.5.07
Due blog sul marketing
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Etnafest, un evento lungo un anno
Preso dalla curiosità, ho voluto dare un'occhiata al sito internet dell'evento ed ho scoperto un format di manifestazione simile a quelli che si svolgono qua e la per l'Italia, specie con l'approssimarsi della bella stagione, di alto livello per i nomi invitati (molto elitario, mi verrebbe da sottolineare) e con la possibilità di partecipare a workshop a libero ingresso con gli artisti.
Etnafest è diviso in sezioni dedicate alla musica, al cinema e ad altre arti quali letteratura, poesia, pittura, fotografia. Ha avuto inizio alla fine dello scorso anno ed avrà termine il prossimo agosto.
Tra i prossimi appuntamenti in programma:
per la musica, sarà di scena Moreno Veloso, figlio del geniale compositore e interprete Caetano Veloso con il suo spettacolo Futurism (al Teatro Sangiorgi);
per il cinema, Omaggio a Luchino Visconti;
per le altre arti, il recital di Lucia Sardo, interprete del film I cento passi nel ruolo di Felicia Impastato, una delle “partigiane” più determinate della “resistenza” contro la mafia.
Non conoscendo l'evento nel particolare, ciò che mi ha colpito del sito è la possibilità di vedere ed ascoltare molte delle performance musicali già andate in scena.
Una vera goduria per tutti gli appassionati.
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8.5.07
L'impatto delle trasformazioni della distribuzione sulle fiere (seconda parte)

Il settore dell'elettronica di consumo (nel quale ricomprendiamo anche la telefonia e l'informatica) è, tra tutti quelli considerati, quello che maggiormente ha beneficiato (e/o risentito, a seconda dei punti di vista) della riorganizzazione del sistema distributivo, grazie all'avvento delle grandi catene (Euronics, Trony, Unieuro, Sinergie ed altri) ed alla riorganizzazione di quelle esistenti (Expert).
Negli ultimi dieci anni la quota di mercato delle Grandi Superfici Specializzate ha superato quella detenuta dai Negozi Specializzati (la differenza diviene ancor più marcata se aggiungiamo la quota detenuta dai reparti specializzati all'interno degli ipermercati), anche se a quest'ultima categoria è oggi ascrivibile il merito di proporre un'offerta meno standardizzata, rivolta a coloro che cercano prodotti di qualità superiore. Da amante di apparecchiature per la riproduzione del suono, se cerco i cavi Monster o un home theater Bose, piuttosto che marchi leggendari come McIntosh e Nakamichi, non potrò che avere come riferimento il Negozio Specializzato, nell'oggettiva convinzione che le Grandi Superfici Specializzate sono in grado di offrire un rapporto qualità-prezzo vantaggioso ma a fronte di un'offerta standardizzata e di medio/basso livello (senza differenze sostanziali tra catena e catena).
Tornando al ruolo delle fiere, quelle relative all'elettronica di consumo hanno subito e stanno subendo, sia in Italia che in Europa, un forte ridimensionamento.
È il caso dello SMAU di Milano che dopo anni di grande affluenza di visitatori non addetti ai lavori, ha deciso di tornare alle origini, ovvero al ruolo di manifestazione esclusivamente business; anche il CEBIT di Hannover (la fiera che rappresenta la punta di diamante in Europa per il settore in questione) nella sua edizione 2007 ha visto, per la prima volta nella sua storia, la defezione di marchi leader come, ad esempio, Nokia.
Segno che le manifestazioni asiatiche stanno assumendo sempre maggiore importanza, poiché è in Estremo Oriente che si concentrano le aziende più attive nella R&S. Inoltre è sempre più diffusa tra le grandi catene, la tendenza ad organizzare fiere interne dedicate a specifici settori (ad esmpio, la climatizzazione domestica) che hanno un profilo mirato sulla formazione dei buyer e dei rivenditori associati alla rete distributiva.
Le considerazioni sono desunte dalla lettura di una ricerca sul medesimo argomento condotta da TradeLab per conto di AEFI nel 2005.
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Claudio Montesion di Wine Community interviene sul Vinitaly

"Premesso che il settore vitivinicolo, così come altri settori, si basa su regole di business e che, a differenza di altri settori, traendo le propri origini dalla terra e vedendo impegnate persone che non hanno una cultura e una visione imprenditoriale, concordo su quanto anche Lei, come me, ha recepito in occasione dell’ultimo Vinitaly.
Analizzare pregi e difetti di questa manifestazione sarebbe lungo e poco proficuo, ma ovviamente vi sono almeno due domande che esigono risposte.
Cosa spinge un Produttore a partecipare al Vinitaly? Immagine, dire di non essere stati presenti al più importante evento nazionale, e non solo, fa sentire un Produttore ai margini del settore, anche se il rapporto costi/benefici risulta poco soddisfacente.
Cosa si aspetta un Produttore da questa manifestazione? Di trovare buyers, nazionali e internazionali, che gli “svuotino” le cantine e li collochino sugli scaffali di una grande catena distributiva o nel maggior numero di ristoranti o agriturismi e ancora enoteche, mercati esteri…
Risulta pertanto, sfortunatamente, evidente che il Vinitaly è una manifestazione prettamente business che cerca attraverso il proprio brand di promuovere i Produttori avvicinandoli ai medi e grandi buyers.
Dico sfortunatamente perché il Produttore italiano non ha ancora capito che la sua fortuna la deve trovare nella fidelizzazione dei Consumatori e dei Wine Lovers. Come si fa a pensare che all’interno di una manifestazione così caotica, un Produttore possa fare del business offrendo vino a volontà a chiunque? E ha ragione perché un appassionato, al Vinitaly, avrà degustato qualche decina di vini e ammesso che il suo vino ideale sia in Sicilia, abitando lui a Trento, difficilmente richiamerà il produttore a lui caro per acquistare il suo vino.
Ecco perché anche i Produttori sono restii nell’avvicinamento da parte del singolo Consumatore o Appassionato. Ma sbaglia, perché non ha ancora capito che non è sufficiente uscire dal vigneto una volta l’anno, farsi vedere, non da tutti, per poi forse tornare dopo un anno.
Ma è un fatto di cultura. Il Produttore italiano investe anima e corpo sul prodotto di qualità e fa bene, peccato… che quel prodotto lo conosca solo lui e pochi altri compratori della sua zona.
Il Produttore deve diventare un Imprenditore Produttore e come tutti gli Imprenditori deve sentire la necessità di Comunicare, deve imparare ad investire sulla Promozione se desidera farsi conoscere e apprezzare. Purtroppo questo concetto sfugge ancora ai più.
Per questo stiamo organizzando, come Associazione, un seminario indirizzato ai Produttori dal titolo “Marketing del Vino per Competere sui Mercati”, condotto da esperti a livello internazionale."
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7.5.07
Su Neurona.it una community dedicata alle fiere
La Comunità si propone di avviare un dibattito sul comparto fieristico italiano ed internazionale, mediante il coinvolgimento coloro che operano in ambito marketing, comunicazione, commerciale, promozione del territorio, per condividere visioni, esperienze e prospettive di collaborazione.
Naturalmente ci sarà uno stretto scambio tra i temi trattati nella community e questo blog. Invito tutti coloro che sono interessati ad avviare, oltre questo spazio, un serio dibattito sull'argomento, ad iscriversi alla comunità Marketing fieristico di Neurona.it
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Progettare Mostre. Dieci lezioni di allestimento in cd-rom
L'editore Lybra ha pubblicato un cd-rom diviso in lezioni di allestimento, dieci per l'esattezza, le quali, attraverso una pluralità di realizzazioni significative, di esperienze, di riflessioni, offrono un patrimonio di sapere progettuale ed un sicuro contributo alla formazione specifica di progettisti e, insieme, allo sviluppo di una conoscenza diffusa, di una nuova sensibilità per i temi del progetto allestitivo.
L'opera è curata da Mario Mastropietro e contiene saggi di Castiglioni, Ferrari, Di Puolo, Vidari, Forti, Piotrowski, Origoni, Bignardi, Viano, Colombo e Basso Peressut.
Il prezzo di copertina è di 12 euro.
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4.5.07
In corso a Napoli Saltexpo

Ritengo quindi opportuno ritornare sull'argomento.
Un paio di mesi fa avevo espresso qualche riserva sull'iniziativa che purtroppo, per mancanza di tempo, non potrò visitare, ma una cosa è certa: l'ufficio stampa ha lavorato bene, visto il battage mediatico nel quale mi sono imbattuto in questi giorni. Il programma completo della manifestazione è disponibile collegandosi al sito ed in questo post vi fornisco solo alcuni ragguagli che ognuno potrà approfondire opportunamente.
La fiera del sale occupa quattro spazi della Mostra d'Oltremare (il quartiere fieristico di Napoli, vedi link sul lato destro):
il Teatro Mediterraneo, nel quale è allestita l'Accademia del Sale, luogo deputato per convegni, concerti, scuola di cucina a cura del Gambero Rosso;
la Torre Salata, posta centralmente rispetto all'esposizione, dalla quale sono proiettate megaimmagini, e la Piazza Salata, cuore dell'allestimento con la presenza dell'area mercato;
i Padiglioni 9 e 10, allestiti in collaborazione con la Città delle Scienza di Napoli con laboratori dedicati a bambini e ragazzi.
La fiera, o meglio, la mostra evento, come viene definita dagli organizzatori, affronta tutte le tematiche legate al sale, non solo dal punto di vista degli utilizzi in gastronomia, ma anche in relazione all'ambiente ed al territorio, alla salute, alla letteratura ed alla storia.
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3.5.07
Detto tra noi (3 maggio '07)
Su GoSlow non torno, nonostante i molti commenti che ancora ricevo poiché già in abbondanza ne abbiamo parlato. Un navigante mi chiede da dove cominciare per "svecchiare" la Fiera del Levante (a proposito, a tutti chiedo di lasciare un nome, un riferimento, il proprio settore professionale, per non rispondere a dei fantasmi).
La risposta, o meglio la ricetta, non la conosco. Posso solamente esprimere un'opinione personale, da spettatore addetto ai lavori (mi è capitato di portare qualche azienda alla Campionaria barese), ma pur sempre spettatore.
La Fiera del Levante è rimasta l'unica campionaria italiana alla quale partecipano in massa le aziende che hanno una partecipazione statale o hanno avuto una quota del loro capitale sotto il controllo da parte del Ministero delle Finanze (famoso è il padiglione IRI, dove fino a qualche tempo fa trovava casa lo stand dello Stretto di Messina). Si tratta di una manifestazione che ha un carattere squisitamente politico, assolutamente anacronistica rispetto alle tendenze del comparto.
Non vedo, e non credo, possa esserci a breve/medio termine la volontà di rivedere l'assetto complessivo dell'organizzazione, anche perché il management della società che gestisce il quartiere espositivo è fortemente radicato ad una visione delle fiere il cui calendario ne è l'esplicitazione. Il post pubblicato rappresenta poi, la volontà di dare spazio ad una location fieristica della quale non avevo mai avuto modo di parlare nel blog, vista la mancanza di spunti di maggiore interesse.
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2.5.07
Lo strano mondo di Neurona
Ebbene, qualche giorno fa ho fatto richiesta di entrare in una delle comunità professionali di Neurona (Metacom per l'esattezza, nella quale si parla, per l'appunto, di come le persone comunicano utilizzando i nuovi media) e per tutta risposta vengo contattato da una certa Manuela P. (cognome ignoto, forse la sorella di Melissa P.?), 26 anni, neolaureata in Scienze della Comunicazione e moderatrice della comunità, nessuna esperienza lavorativa al suo attivo, la quale mi propone 5 domande 5 che, in base alle risposte, decideranno della mia idoneità a far parte di questo club esclusivo e che, per completezza d'informazione, vi riporto:
- Cosa vuol dire per TE comunicare?
- Quale ritieni sia il miglior canale di comunicazione?
- Che contributo pensi di poter dare a questa Community?
- Come pensi che questa Community può aiutarTI?
- Quanto tempo pensi di poter concedere a questa comunità?
(scritto proprio così, con TE e TI tutti maiuscoli).
Premesso che non sono una persona suscettibile, né tanto meno permalosa, ma secondo voi, a 42 anni e dopo quasi 23 di attività nel campo della comunicazione e del marketing, è necessario ottemperare a tale obbligo per far parte di una comunità internettiana?
Ho chiesto per caso di essere assunto a tempo indeterminato in una società (sai, prima di prenderti in casa, vogliamo sapere come la pensi)?
Che ne pensate di questo modo di gestire le relazioni in rete?