4.1.07
Dopo Marca tocca a PLMA
Avevo appena pubblicato il post su Marca e SoFresh che ricevo la telefonata di un amico che lavora alla Camera di Commercio di Roma, evidenetemente assiduo e tempestivo frequentatore del mio blog, il quale mi informa che una manifestazione simile, dal titolo PLMA's World of Private Label, si svolge già da tempo ad Amsterdam. A questo punto, preso dalla curiosità ho scoperto che la prossima sarà la 22a edizione e che lo scorso anno gli stand sono stati oltre 3.000 ed hanno occupato 30 padiglioni del RAI, il centro espositivo della capitale olandese, con la presenza di produttori provenienti da 60 Paesi del mondo.
Non può non sorgere spontanea una riflessione sul ritardo con il quale noi italiani arriviano a coprire dei vuoti, che altri anticipano prima che diventino tali; in parole povere, anche nella progettazione di manifestazioni fieristiche, è necessario anticipare o cogliere al volo le tendenze ed i bisogni, anche latenti, dei settori, comparti e mercati. Del resto siamo in Olanda, nella patria di Albert Hejin, la più grande catena di distribuzione olandese con 650 punti vendita, una delle più innovative d'Europa nella proposizione di originali layout di vendita (vedi quello a pianta circolare, che ripropone una città con il centro e la periferia, a Purmerend).
Approfondendo ancora di più l'argomento (il mio passato di creativo nella comunicazione punto vendita mi ha professionalmente deformato) mi sono imbattuto in una ricerca condotta da ECR Italia e KPMG, che in realtà non dice nulla di nuovo affermando che in Italia, i fornitori di grossi marchi ammettono che i propri programmi per il lancio di nuovi prodotti non hanno il successo sperato. Solo due prodotti nuovi su dieci introdotti in Italia continuano ad avere successo dopo un anno. I produttori di marchi intervistati affermano che ciò è dovuto al fatto che questo nuove linee non migliorano molto la vita dei consumatori.
Una delle critiche mosse più frequentemente è che non c’è una “vera” innovazione nei prodotti immessi sul mercato. L’indagine condotta presso i produttori indica che le linee uniche e non ancora sul mercato ricevono la migliore accoglienza, seguite da un restyling del packaging. I prodotti lanciati in risposta ai prodotti di un concorrente non sono realmente visti come innovativi dagli intervistati.
Del resto, chi si occupa di merchandising, sa che l'80% del fatturato di un supermercato è dato dal 20% delle referenze presenti nello stesso.
Tutto questo per dirvi che l'ICE prevede di realizzare per PLMA's World of Private Label una collettiva italiana suddivisa nei settori prodotti food, perishable food e non-food per un totale di circa 1.500 mq.
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