8.2.07

S'infittisce il rapporto tra eventi e marketing

Leggo oggi dalle news di E20express dei risultati del rapporto 2006 di EventView, l’annuale ricerca condotta da MPI (Meeting Professionals International) e The George P. Johnson Company con interviste rivolte ai marketing manager di Stati Uniti, Canada, Europa ed Estremo Oriente, dal quale emerge un sempre più stretto rapporto tra industria degli eventi e marketing (qualcuno l'aveva mai messo in dubbio?).

Gli interpellati sono concordi nell’attribuire agli eventi un peso costante o sempre maggiore nella creazione o nel rinforzo della brand awareness: in particolare, il 49% ritiene che l’importanza dell’event marketing sia in aumento rispetto al 2006, il 24% gli attribuisce il Roi più elevato, il 37% dichiara di voler destinare agli eventi a scopo di marketing budget ancor più elevati, e addirittura l’81% svela di essere alla ricerca di forme sempre diverse di experience marketing, ossia di tecniche di comunicazione interattive.

Non mancano tuttavia le aree d’incertezza o regressione. Se da un lato infatti resta inalterata, rispetto al 2005, la percentuale di manager che dà agli eventi un ruolo primario nel marketing mix (14%), scendono dal 40% al 34% quelli che considerano l’event marketing componente vitale dei piani di lancio dei prodotti: un calo solo in parte compensato dal 36% (contro il 33% del 2005) che dichiara quanto meno di prendere in considerazione gli eventi quando c’è da piazzare un prodotto sul mercato. Crescono anche (dal 9% al 15%) quelli che considerano gli eventi importante sostegno alle tradizionali campagne pubblicitarie.
D’altro canto – e questa è una conferma rispetto alla precedente edizione – l’event marketing è saldamente in testa tra i fattori di Roi (23%), davanti a web marketing (18%), promozioni (16%), relazioni pubbliche (14%), direct mail (10%) e ai due sorprendenti fanalini di coda, ossia pubblicità stampata (9%) e televisiva, che raccoglie appena il 5%. Il dato sull’event marketing, stabile sul 2005, è comunque molto inferiore al 2004 (quando era al 31%) e al 2002, allorché svettava con il 37%. Segno evidente che l’industria, pur non avendo cambiato idea circa il valore degli eventi come mezzi di comunicazione commerciale, sta ripensandone il ruolo in senso generale.
Forse anche per questo, cresce la tendenza a misurare il ritorno economico degli eventi. Quanti dichiarano di andare alla ricerca del metodo di calcolo più corretto sono saliti dal 60% del 2005 (che già costituiva un aumento significativo rispetto al 53% del 2004) addirittura al 71%. È proprio tra queste imprese che si registra la più spiccata tendenza all’aumento dei budget: oltre tre quarti (76%) delle aziende che calcolano il Roi affermano di voler stanziare più fondi per gli eventi, contro appena il 24% delle altre.

Infine, il 24% dei manager intende promuovere eventi a scopo di marketing lungo l’intero arco dell’anno, il 23% dichiara di volersi per ora limitare ai primi sei mesi mentre il 26% naviga sull’orizzonte del trimestre gennaio-marzo.
L’intera ricerca è scaricabile gratuitamente dalla home page del sito www.mpiweb.org
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