11.9.07

Colony: marketing web 2.0 e manager

Qualche giorno fa mi è capitato di leggere un articolo su "Spot and Web" riguardo un discussion board aperto da George Colony sul sito www.forrester.com sul tema: come vendere assicurazioni o parti di aerei quando gli spot da 30" e le grandi pagine di giornale stanno scomparendo".
Colony ha fatto un elenco di ciò che manager e CEO dovrebbero sapere riguardo il marketing applicato al web 2.0. Eccone un estratto.
1. La tua azienda è inside-out in un mondo outside-in. Spesso i manager credono che sia l'azienda a dettare legge in termini di costi, prodotti e servizi offerti. In realtà non è più così. Oggi il consumatore ha assunto un ruolo determinante grazie ad una comunicazione a due vie che rende ineludibile l'ascolto e la conversazione tra chi eroga prodotti/servizi e chi ne usufruisce.
2. La tua azienda ha un brutto sito. Forrester ha passato 8 anni a monitorare 1.000 siti di grandi aziende. Solo il 3% di essi ha superato l'esame. I manager dovrebbero dedicare più tempo a dialogare con gli esperti web per migliorare i propri siti.
3. Dovresti fare un'unica domanda ai tuoi clienti. Raccomanderesti questo prodotto o servizio ad un amico o un collega?
4. Non possiedi il tuo cliente, è il tuo cliente a possedere te. Il web 2.0 ha reso trasparenti le aziende. Ogni singolo passo falso può generare critiche e cattive recensioni su un blog. L'antidoto è il punto 1 e 3. Le aziende devono guadagnarsi consenso e fiducia ogni giorno (vero, organizzatori di Go Slow?)
5. I Bits vogliono essere liberi, andare oltre le leggi. E' ora che i manager abbandonino modelli di business vecchi di 50 anni ed inventino il futuro. Il prosumer vede nel digitale un campo senza restrizioni, nel quale l'azienda non può porre limiti o regole.
6. Una valida strategia di marketing+ una buona tecnologia=l'unica via per il futuro. Markting e tecnologia d'ora in poi dovranno andare a braccetto. Dopo il web 2.0 ci sarà il web 3.0 e poi 4.0. Per le aziende, non affrontare oggi questi cambiamenti è un grande rischio.
Translate this blog in english
Technorati Profile

Nessun commento: