24.9.07

A Bari una ventata di novità e di cultura per la rinnovata Fiera del Levante

Mi sembra interessante riportare questo articolo letto pochi giorni fa su Puglianet e riportato anche da Tafter.
“Nessun cambiamento è possibile senza creatività”: sono queste le parole con cui si è espresso Cosimo Lacirignola, neo presidente della Fiera Campionaria di Bari che così mette in evidenza come sarà in futuro la sua “Fiera”.
“La piccola e la media impresa - prosegue Lacirignola - ha bisogno di una grande fiera e noi abbiamo bisogno di questa ambizione, ma senza cultura, cultura che vuol dire guardare avanti, andare oltre, non ci incammineremo da nessuna parte”.
La Fiera del Levante è per molti un luogo di aggregazione per passeggiare e trascorrere un pomeriggio diverso dagli altri; perché allora non sfruttare e non approfittare di questo luogo, che in una sola settimana riesce a convogliare migliaia di cittadini, come un contenitore di arte e cultura?
È questo il proposito con cui la Fondazione Correggiani ha dato avvio, (con molte tribolazioni), ad “e-venti di cambiamento” - mostra : “il filo dell’idea” presso il padiglione 10 della fiera. Simbolo di “e-venti in cambiamento” è una girandola, strumento semplice che gira per effetto del vento, venti che devono far volare in alto e portare in ogni luogo le nostre idee.
E di idee e di arte si può respirare nello stand allestito da parte della fondazione, che ha amalgamato artisti pugliesi o che hanno studiato in Puglia, con artisti cinesi non ancora occidentalizzati.
Un vasto open space dove con un colpo d’occhio si possono ammirare tutte le opere allestite, per poi seguire percorsi guidati che conducevano a guardarli nel particolare. Tanti gli artisti ancora da elencare ma non può rimanere inosservata la parte dedicata ai sessanta artisti cinesi non ancora occidentalizzati che propongono opere non contaminate dal gusto europeo e che non hanno perso la visione reale del loro paese.
Descrivono scorci rappresentativi della loro realtà e cultura che a volte emozionano e a volte trasmettono situazioni di angoscia e di pericolo.
Bella, suggestiva la vernissage di “e-venti” che merita di essere vista non solo per un breve periodo di una settimana e che con i tanti padiglioni della fiera può essere vista in fretta e furia o addirittura passare inosservata.
Molte delle opere esposte andranno ad allestire le mostre permanenti di Berlino, New York, Roma e Milano; e perché non Bari? La domanda sorge spontanea.
Perché non si crea a Bari una mostra permanente? Forse perché erroneamente si può pensare che la cultura non porta denaro, ma basta guardare Parigi dove il Centro Nazionale d’Arte e di Cultura Georges Pompidou attira tanti visitatori, e tra questi molti giovani, che pagano l’esoso biglietto d’ingresso per poter vedere opere contemporanee.
Vogliamo la città di Bari come una città che si possa equiparare alle altre grandi città europee; perché non iniziare proprio con la cultura?"
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