30.3.07

A proposito di Italia.it (parte prima)

Prima o poi dovevamo parlarne, aggiungere un po' di considerazioni alle tante che sono girate, soprattutto in rete, tra le varie comunità e liste dedicate al mkt ed al web.
Mi aspetto soprattutto i commenti di quanti mi seguono in questo spazio, soprattutto tra gli utenti di Neurona e MyBlogLog.
Avevo avuto modo di seguire le vicende che avevano accompagnato la gestazione e la presentazione, soprattutto del portale, dell'ingente investimento stanziato e dei tempi di realizzazione, degni della Fabbrica di S. Pietro; il tutto anticipato dalla presentazione del nuovo logo che definirà tutta la comunicazione turistica del nostro Paese.
Premetto che questo sarà un post che si dipanerà su più puntate, viste le tante riflessioni che, per dirla con il buon Lubrano, sorgono spontanee.
Oggi, mi limiterò, per brevità (gli ultimi post sono stati un po' più lunghi del dovuto) ad elencare tutti gli spunti di discussione, sia sul portale che sul logo, partendo proprio da quest'ultimo.
Non conoscendo il brief ricevuto dalla Landor e quindi non potendo esprimere un giudizio che non andrebbe oltre il "mi piace/non mi piace", mi hanno invece incuriosito le critiche - ingenue - rivolte al progetto all'indomani della presentazione, da alcuni esponenti del turismo siciliano, puntualmente riportate da un quotidiano locale, con le quali si incolpavano gli autori del progetto di aver dimenticato la Sicilia e le altre isole nella grafica del logo (se lo avete presente, si tratta di uno sbaffo, una sorta di virgola molto spessa, di colore verde, che ricorda la forma dello stivale e che diventa la "t" della scritta "italia").
Una critica, tipica delle committenze pubbliche, fatte, ahimé, di persone che non conoscono assolutamente cosa significa progettare comunicazione visiva, ma soprattutto, non fanno il minimo sforzo per instaurare un'interazione positiva tra committente e l'esperto di comunicazione e/o graphic design.
Di questo passo, alla Landor avrebbero dovuto inserire la Sardegna, l'isola d'Elba e tutti i vari arcipelaghi che popolano il nostro mare, mandando a farsi benedire qualsiasi serio approccio sulla costruzione di un logo.
Questo episodio mi fa venire in mente un episidio del quale sono stato testimone, dove il responsabile del personale di una società cliente (udite, udite) era stato chiamato a partecipare ad una riunione nella quale si parlava del restyling dell'immagine aziendale, il quale si ostinava nel sostenere che l'acronimo SpA doveva essere parte integrante del nuovo logo.
Non perdetevi la seconda puntata...

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