Il lavoro nero riguarda anche il sistema fieristico.
I 313 lavoratori, recentemente trovati in flagranza nel polo fieristico milanese, addetti al controllo del traffico e alle porte dei padiglioni e non regolarizzati dal punto di vista contrattuale, hanno fatto scattare l'allarme.
"Il settore fieristico sta crescendo come peso e importanza sull'economia del nostro paese, anche grazie ad investimenti importanti per ammodernare e ingrandire le sedi fieristiche; ora però occorre più cultura d'impresa e più rispetto delle regole".
Con queste parole Pierpaolo Vaj, Presidente di ASAL Assoallestimenti, un'associazione di Federlegno-Arredo che rappresenta circa 500 aziende di allestimenti esistenti sul mercato Italiano, commenta le notizie circa la scoperta di lavoratori irregolari arruolati da società che operano nel polo fieristico di Rho-Pero.
Secondo ASAL Assoallestimenti, oggi il settore fieristico, alla luce delle nuove sfide competitive e dell'internazionalizzazione, ha necessità di darsi regole condivise dall'intera filiera dei fornitori, cercando di mantenere, proprio come in un distretto produttivo, ogni fase della filiera al massimo livello qualitativo.
L'industria fieristica è competitiva nella misura in cui lo sono tutte le sue componenti.
Durante il 1° Forum della Filiera Fieristica dello scorso novembre, che ASAL Assoallestimenti ha organizzato come appuntamento di confronto delle varie componenti della filiera, "ci siamo trovati tutti d'accordo sulla necessità di una visione sistemica e di una strategia comune - continua Pierpaolo Vaj - .
Enti proprietari, quartieri fieristici, organizzatori, allestitori e tutti gli altri fornitori di servizi fieristici hanno espresso la necessità di darsi regole comuni e di migliorare la collaborazione. Per fare questo, però, occorre mantenere elevato il livello di qualità dei singoli operatori. Una competizione basata unicamente sul prezzo rischia di inquinare il mercato perchè porta nel settore aziende senza scrupoli che hanno una logica mordi-e-fuggi".
Approfondisci su ASAL. Ne ha parlato anche Expofairs.
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