11.5.07

Interior design

Ultimamente mi sto dedicando anche ad altre cose, oltre al mio lavoro nel campo delle fiere, con cose più vicine ai miei trascorsi accademici. Pochi giorni fa ho ricevuto l'incarico per il restyling di un appartamento nel centro storico di Roma, un lavoro che sognavo da anni di fare.
Esiste infatti una profonda differenza tra la progettazione di uno spazio temporaneo quale è uno stand, ed uno destinato a durare nel tempo, quale è un'abitazione.
Nello stand si seguono canoni progettuali diversi, anche se spesso si tende a farli assomigliare a dei luoghi destinati all'abitare per caricarli di significati più aderenti al vissuto quotidiano. Ma tendenzialmente si tende a sperimentare di più, ad utilizzare materiali che difficilmente troverebbero spazio in un'abitazione, mentre l'impiantistica è meno invasiva e spesso non hai un soffitto con il quale confrontarti.
Lo stand lo tratti (almeno io faccio così) come un progetto grafico: per me è un'impaginazione grafica a tre dimensioni, quella che cataloghiamo come progetto delle "grandi immagini", dove il "grande" è appunto riferito alla dimensione fisica. Un'immagine che deve vissuta dai suoi abitanti per non più di 3 o 4 giorni consecutivi.
Un appartemento, al contrario, lo devi vivere così come è, per anni. L'importanza degli spazi divisi per funzioni d'uso è preminente - anche se può essere particolarmente fluida - e l'impiantistica svolge un ruolo predominante fino ad influenzare l'intero progetto (ad esempio, progettare una luce diretta o luce diffusa determina impianti diversi e scelte estetiche diverse, così come l'impianto di climatizzazione o quello audio/video).
Come al solito, quando si deve affrontare un nuovo lavoro, ci si sente come quando a scuola, con il foglio bianco davanti, ci si chiedeva come e da dove iniziare il componimento.
L'aver scritto queste note mi fa venire in mente che potrei dare un po' di spazio, tempo permettendo, agli aspetti progettuali della standistica. Vedremo.
Naturalmente cercherò di fare delle foto e di mostrarle in questo blog, quando il lavoro sarà finito e credo che ci vorranno un bel po' di mesi.
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2 commenti:

Fabrizio Olati ha detto...

Hi Biby,
thank you for your visit to my blog.
Where you came from?

Fabrizio Olati

Anonimo ha detto...

Mi sono occupato di Interior Design durante uno stage che ho svolto presso un' agenzia di comunicazione che si occupa di edilizia.
E' un mestiere affascinante, pregno di arte, bellezza, la creatività...ed é anche uno dei tanti fiori all' occhiello del made in Italy!
Dev' essere stata una bella esperianza..